Il Vietnam vuole aderire al Wto
di Vu Nhi Cong

Il Paese spera di entrare nell'organizzazione mondiale del commercio entro il novembre 2006. Un professore di economia: "La priorità è però superare la povertà e aiutare le persone a capire globalizzazione ed economia di mercato".


Ho Chi Minh City (AsiaNews) - Il Vietnam potrebbe aderire all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) prima della prossima conferenza dell'Apec (Associazione per la cooperazione economica Asia-Pacifico, di cui fanno parte colossi come Usa, Cina, Giappone, Corea del Sud), che si terrà ad Hanoi il 18 ed il 19 novembre 2006.  "Aderire al Wto è uno degli obiettivi del governo del Vietnam", ha dichiarato il vice premier Vu Khoan. "In questo momento l'adesione del nostro Paese dipende solo dal Wto. Noi speriamo di entrare prima del prossimo incontro dell'Apec".

Finora solo due componenti dell'Apec non hanno raggiunto un accordo bilaterale per l'ammissione del Vietnam. Per Vu Khoan comunque il fatto che ci siano delle negoziati è già positivo.

Phuoc Minh Hiep, professore di Economia all'università di Ho Chi Minh City, avvisa però che il problema più importante è far capire ai vietnamiti la funzione della nuova economia globalizzata. "Per superare il problema della povertà è necessario aiutare persone, coltivatori, ed industriali a capire la globalizzazione, l'economia di mercato e le attività del Wto. È questa la chiave per aiutare la gente a superare la povertà".

Aziende private e statali del Paese infatti non comprendono il fenomeno della globalizzazione. "Per poter continuare il nostro commercio – ha dichiarato ad AsiaNews il direttore di una azienda privata – abbiamo dovuto assumere immigrati pagati con un salario molto basso". Un coltivatore della provincia di Daklak ha detto: "Vendiamo il caffé ad un prezzo molto economico, e non siamo in grado di pagare i nostri debiti".

Saranno oltre 100 gli incontri della prossima sessione dell'Apec, con oltre 100 mila partecipanti. Il Vietnam sta preparando una serie di misure per assicurare sicurezza e prevenire atti di terrorismo.