Kandy: vietate le celebrazioni per la Giornata dei diritti umani
di Melani Manel Perera

L'ordine emesso dal magistrato ha costretto la diocesi a cancellare l'evento. Era previsto che 22 famiglie con almeno un parente in carcere ricevessero dei riconoscimenti. P. Nandana Manatunga: "Queste azioni mostrano l’uso della forza delle autorità contro il popolo oppresso".


Colombo (AsiaNews) - Un ordine del tribunale ha vietato le celebrazioni per la Giornata dei diritti umani, che si festeggia in tutto il mondo il 10 dicembre. Ad annunciarlo è stato l’Ufficio per i diritti umani della diocesi di Kandy (Hrok), nella Provincia centrale, che aveva organizzato per il giorno successivo un evento intitolato “Garantire ai prigionieri la loro dignità e i loro diritti umani”. Almeno 22 famiglie, ognuna con parenti in carcere, dovevano ricevere un riconoscimento per le sfide emotive, sociali e finanziarie che sono costrette ad affrontare.

L'ordine del tribunale è stato consegnato dalla polizia a padre Nandana Manatunga, direttore dell'Hrok. Il magistrato di Kandy ha vietato l’evento perché avrebbe “messo in pericolo l’unione tra i vari gruppi etnici del Paese”, ha spiegato nella propria comunicazione l’Hrok. “Siamo quindi stati costretti a sospendere l’evento", continua la dichiarazione della diocesi. "La parte più difficile è stata informare i destinatari dei riconoscimenti, che attendevano questo evento con ansia”.

Al momento dell’invito delle famiglie non erano state prese in considerazione le imputazioni e la natura dei crimini di cui sono accusati i prigionieri. Tra gli invitati erano compresi anche ex detenuti, esponenti del clero, avvocati, funzionari delle carceri e delle Nazioni Unite e ufficiali di polizia di diversa provenienza etnica e religiosa.

“Com’è possibile che la partecipazione di diversi gruppi religiosi possa portare alla disunione degli stessi?”, si è chiesto p. Nandana. Interpellato da AsiaNews, il sacerdote, beneficiario del premio Gwanju per i diritti umani nel 2018, ha espresso il proprio rammarico: “È stata cancellata la giornata che onora gli impegni e le sofferenze legate al rispetto dei diritti umani. Esprimiamo tutto il nostro disappunto, queste azioni mostrano l’uso della forza delle autorità contro il popolo oppresso”. Il prelato ha poi aggiunto che sta prendendo in considerazione la possibilità di tenere le celebrazioni un altro giorno.

Negli ultimi anni il lavoro dell’Hrok è stato sottoposto a speciale sorveglianza da parte degli agenti dell’intelligence che hanno più volte interrogato il personale. I loro interventi sono aumentati nel 2021, dopo che due membri dello staff sono stati convocati a Colombo dal Dipartimento di investigazione antiterroristica per un interrogatorio  in due diverse occasioni.