Jakarta: autorizzata la costruzione della chiesa di Kampung Duri
di Mathias Hariyadi

La locale comunità cattolica ha ottenuto l'Izin Mendirikan Bangunan, il documento per edificare nuovi luoghi di culto. Per anni i cristiani della capitale si sono riuniti in sale parrocchiali e si sono confrontati con le proteste dei musulmani.


Jakarta (Indonesia) - Ieri il governatore di Jakarta, Anies Baswedan, ha concesso il permesso per costruire una chiesa che sorgerà nella parrocchia di Kampung Duri a Tambora, Jakarta occidentale. L’Izin Mendirikan Bangunan (Imb) è stato consegnato al parroco Matheus Widyolestari durante una cerimonia in cui ha preso parte anche l’arcivescovo della diocesi di Jakarta, card. Ignatius Suharyo.

"Se vogliamo che l’area di Jakarta diventi una casa per tutti, allora l’opportunità imparziale di ottenere i permessi di costruzione deve essere reale", ha dichiarato  il governatore Baswedan, che ha posato le prime pietre dell’edificio: “Spero che la realizzazione di questo luogo di culto sia priva di intoppi e che generi benefici alla congregazione”.

Anche a Lubang Buaya, Jakarta orientale, la chiesa parrocchiale di Kalvari riceverà un permesso di costruzione, ha comunicato p. Ferdinand Wishijer ad AsiaNews: “Il governatore Baswedan dovrebbe concedere l’Ibm nel pomeriggio di oggi stesso”. 

Spesso in Indonesia agli edifici cristiani viene revocato il permesso di costruzione per le pressioni dei gruppi radicali. È quello che è successo ad esempio alla chiesa di Santa Bernadette nella parrocchia di Ciledung: il tribunale amministrativo dello Stato ha revocato l’Imb dopo che un gruppo di islamisti radicali ha prima inscenato una protesta e poi intentato una causa legale.

Kampung Duri faceva inizialmente parte della parrocchia della Madre del Sacro Cuore di Tomang. È diventata una parrocchia a sé stante nel 1987. Per molto tempo i cattolici locali non hanno potuto costruire una chiesa e per le celebrazioni sono stati costretti a utilizzare una sala parrocchiale. In più occasioni gruppi di musulmani hanno impedito il regolare svolgersi delle funzioni nel fine settimana, bloccando o interrompendo le messe con proteste di massa.