Telethon Libano, maratona di solidarietà in risposta all’emergenza sanitaria

L’iniziativa è giunta alla nona edizione e ha un valore particolare quest’anno, a fronte di una gravissima crisi economica. In passato l’associazione che promuove l’evento ha aiutato le vittime dell’esplosione al porto e famiglie in difficoltà per il Covid. Dalia Dagher: essenziale “salvare vite umane”. 


Beirut (AsiaNews) - Davanti alle molte crisi che affliggono il Libano, da quella economica a quella sociale, dai problemi per la scuola alle carenze nella sanità, iniziative come quelle che ispirano Telethon Libano sono “vitali”, quest’anno più che in passato. Dalia Dagher, celebre giornalista, conduttrice e produttrice libanese, conosciuta nel Paese dei cedri per molti programmi di successo, presenta ad AsiaNews l’iniziativa di solidarietà in programma domani, 23 dicembre, e giunta quest’anno alla nona edizione. “Abbiamo deciso - spiega la promotrice dell’evento - di approfondire casi clinici di persone fra le più povere e bisognose”, in un quadro di sfida costante “per mancanza di farmaci e problemi economici”.

Una maratona di solidarietà, dalle 5 del pomeriggio fino a mezzanotte, trasmessa dall’emittente OTV e condotta dalla Dagher, celebre per i suoi show radiofonici e televisivi, e per aver fondato l’associazione “I tetti di Beirut” di cui è anche presidente. Dalla prima edizione nel 2013, aggiunge, il pubblico di Telethon Libano “è cresciuto” come “la sua generosità” che mai come quest’anno è messa a dura prova da una crisi economica che ha impoverito il Paese in ogni settore della società. 

Sostenere il settore della sanità, come fatto da AsiaNews per quello dell’istruzione con la campagna a favore delle scuole cattoliche, è essenziale per “ricostruire la nazione del Libano attorno a valori e parametri comuni” a tutto il Paese, per cristiani e musulmani, sciiti e sunniti. Alla base dell’iniziativa di solidarietà, prosegue Dalia Dagher (nella foto con il patriarca maronita), vi è un “messaggio di amore” per la nazione e un atto concreto per scongiurarne “il collasso” partendo dall’assistenza sanitaria. In questi anni “I tetti di Beirut” ha sostenuto le spese di oltre 200 interventi o cure mediche specifiche.

Con la campagna #Insieme_Contro_il_Covid, nel marzo 2020, di fronte alle nuove e gravissime necessità emerse con la pandemia, l’associazione ha distribuito oltre 20mila pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà. Analoghe iniziative sono state allestite in seguito alla doppia esplosione al porto di Beirut del 4 agosto 2020, allorché “I tetti di Beirut” ha contribuito alla ricostruzione di almeno 50 case distrutte e sostenuto quanti hanno perso tutto. 

Come ha ricordato l’ambasciatore libanese in Francia Rami Adwan il 10 dicembre scorso durante un incontro promosso dall’associazione, i due pilastri sui quali si poggia il Paese dei cedri sono “l’istruzione e la sanità”. Da qui la necessità di mettere in campo ogni iniziativa possibile per la tutela di due fattori essenziali per lo sviluppo della società, mai come oggi in difficoltà per la crisi economica e la svalutazione monetaria. Le stime per il 2021 parlano di un debito pubblico pari al 341% del prodotto interno lordo (Pil).

Per l’edizione 2021 gli organizzatori hanno selezionato 10 casi particolarmente critici, sia per la gravità della malattia che per le condizioni di bisogno delle famiglie colpite: fra queste vi è la storia del piccolo Omar, di sette anni, proveniente dalla regione di Akkar, che soffre da mesi di un cancro allo stomaco metastatico, che richiede cure mediche specifiche per una spesa mensile di quasi 30mila euro. E ancora l’11enne Charbel, che soffre di emipertrofia e ha bisogno di una operazione urgente il cui costo supera i 40mila euro. “Si tratta di salvare vite umane” conclude Dalia Dagher, una missione che richiede il sostegno di tutti anche e soprattutto nel periodo di Natale. 

La crisi politica, sociale ed economica che ha colpito il Libano ha spinto AsiaNews a lanciare una campagna di raccolta fondi a beneficio delle scuole cattoliche, per sostenere e garantire quantomeno il diritto allo studio dei giovani. Qui sotto trovate le coordinate per aderire alla nostra iniziativa. 

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