Karnataka, chiesa vandalizzata alla vigilia del Natale
di Nirmala Carvalho

È il quarantesimo attacco nel 2021 in questo Stato indiano. Un picco di intolleranza contro i cristiani alimentato dalla legge anti-conversioni che il governo locale vuole introdurre e che andrà in discussione nell'Assemblea legislativa a gennaio.


Bangalore (AsiaNews) – Nelle prime ore del mattino nello Stato indiano del Karnataka una chiesa è stata vandalizzata in un gesto di intolleranza proprio alla vigilia delle festività natalizie. Ad essere colpita è stata la chiesa di San Giuseppe a Chikkaballapur, una località che si trova a 65 chilometri da Bangalore. I vandali hanno danneggiato la statua di sant’Antonio che si trova sul piazzale esterno. La parrocchia ha presentato una denuncia alla polizia.

A rendere significativo l’ennesimo episodio di intolleranza è il fatto che sia avvenuto proprio nel Karnataka, lo Stato indiano dove il governo locale vuole introdurre la famigerata legge anti-conversioni già in vigore in altri Stati governati dai nazionalisti indù del Bjp. Proprio all’inizio di questa settimana il provvedimento è stato fatto inserire ufficialmente dal governo nell’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea legislativa locale: dovrebbe andare in discussione nel mese di gennaio. E proprio la propaganda dei radicali intorno a questo provvedimento bandiera ha portato a un picco di violenze contro i cristiani nel Karnataka. Il 22 dicembre 40 organizzazioni locali hanno tenuto una manifestazione di protesta a Bangalore contro la legge anti-conversioni.

Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (GCIC), racconta ad AsiaNews: “Con questo di oggi diventano 40 gli attacchi avvenuti nel 2021 nel Karnataka, che è ormai il terzo Stato indiano per numero di violenze contro i cristiani. La minuscola comunità locale si trova ad affrontare continuamente vandalismi, false accuse, arresti. A Chikkaballapur il cristianesimo cominciò durante una pestilenza coi missionari francesi che portarono medicine, cibo e aiuto a chi stava morendo. La chiesa è stata costruita dopo quella vicenda e la gente la chiama Susaipalya, che in lingua tamil significa il villaggio di Giuseppe. Tanti anni dopo, in questo stesso posto, non ci troviamo più solo ad affrontare una nuova epidemia come il Covid, ma anche il virus dell’intolleranza contro i cristiani, alimentato dalla legge anti-conversioni”.