Colombo: trovata una granata all'interno di una chiesa
di Melani Manel Perera

Il card. Malcolm Ranjith ha chiesto un'indagine trasparente alla polizia, ma gli agenti hanno arrestato il sacrestano che ha rinvenuto l'oggetto. Le Forze dell'ordine si sono rifiutate di visionare alcuni filmati di sicurezza. Oggi una giornata nazionale di preghiera per i 1.000 giorni dagli attentati di Pasqua.


Colombo (AsiaNews) - Due giorni fa è stata trovata una granata nella chiesa Ognissanti a Borella e l’arcivescovo di Colombo, il card. Malcolm Ranjith, ha chiesto un’indagine trasparente alla polizia. "I nostri padri avevano detto agli agenti di visionare i filmati delle telecamere a circuito chiuso registrati quella mattina, ma la polizia ha risposto che era sufficiente guardare i video della sera precedente", ha spiegato il prelato durante una conferenza stampa tenutasi ieri. "La polizia, invece di scoprire la verità, cerca di fabbricare una storia. Rifiutiamo questo atto della polizia. Quindi, per favore, non mentite”.

Le Forze dell’ordine hanno arrestato quattro persone che da anni si occupano di tenere in ordine la chiesa e hanno poi dichiarato che ad aver posizionato la granata è stato il sacrestano.

“Ho chiesto al parroco di vedere i video registrati di tutto il giorno”, ha proseguito il card. Ranjith. “E dai filmati delle videocamere si vede entrare in chiesa un uomo sospetto con una borsa della spesa alle 9.52 del mattino. All’inizio lo si vede zoppicare, ma poi quando incontra altre persone ed esce dall’edificio cammina normalmente”. 

In base alla ricostruzione dell’arcivescovo, il sacrestano ha poi trovato la granata mentre stava pulendo la chiesa e ha avvisato subito l’assistente e in un secondo momento il parroco. 

“Quello che la polizia ha fatto - ha proseguito il prelato - è arrestare l'uomo che si è spaventato vedendo l’oggetto mentre spazzava, senza scoprire chi l'aveva messo lì. Riteniamo che la polizia stia cercando di coprire la cospirazione che c'è dietro. Se non si dice la verità, l'uniforme della polizia non ha senso. Quindi, toglietevi l'uniforme e andate a casa", ha concluso Ranjith.

Oggi la Chiesa dello Sri Lanka ha tenuto una commemorazione per i 1.000 giorni dagli attentati di Pasqua del 2019, intitolata “Lascia che il mio grido venga dinanzi a te, Signore”. La giornata nazionale di preghiera organizzata dalla Conferenza episcopale si è svolta a Tewatte ed è iniziata alla 10 con la processione del rosario terminata al santuario della Basilica di Nostra Signora. Vi hanno partecipato membri del clero, laici e le vittime delle esplosioni di Katuwapitiya e Kochchikade. Alcune persone venute da fuori Colombo hanno espresso il loro sostegno al cardinale e hanno affermato di mantenere la speranza che sia fatta giustizia. Durante l’omelia l’arcivescovo Ranjith ha ribadito che “nessuno sarà in grado di impedire che la verità venga fuori”.