La questione generazionale scuote la politica a Singapore
di Steve Suwannarat

Molti da tempo chiedono che si passi dalla 3G (terza generazione della nascita della Repubblica) alla 4G (quarta generazione). La pandemia ha mostrato come il partito al governo abbia bisogno di attrarre i giovani, che guardano maggiormente all'opposizione. Ma c'è il timore di contraccolpi nella piccola città-Stato che si fonda su equilibri delicati.


Singapora (AsiaNews) - A Singapore si è intensificato il dibattito sulla leadership politica e in particolare sulla necessità di un ricambio generale che molti da tempo auspicano. Come dimostrato dal biennio di pandemia, una presenza più attiva della 4G (quarta generazione di politici dalla nascita della Repubblica) è stata cruciale nel tenere sotto controllo le difficoltà derivate dalla diffusione delle varianti di coronavirus.

La terza generazione (3G), di cui è massimo esponente è il primo ministro Lee Hsien Loong, ha invece segnalato un crescente distacco. Il 69enne Lee, succeduto nel 2004 alla guida del governo e del partito di maggioranza, il People’s Action Party (Pap), al padre Lee Kwan Yeu - inossidabile “padre-padrone” della città-stato per quattro decenni fino al 1999 – ha risposto alla crisi con qualche contraddizione. Determinazione e coordinamento saranno invece necessari per non incidere negativamente sulle prospettive economiche e sociali del Paese.

Diversi osservatori sottolineano che un cambio generazionale sia oggi necessario ma questo dovrà anche essere rapido e coerente per evitare contraccolpi in una piccola nazione in cui vige un delicato bilanciamento di diversità e interessi.

Se da una parte le elezioni del 10 luglio 2020 hanno confermato il Pap al governo, dall’altra hanno pure segnalato una ripresa delle opposizioni, ampliando la varietà della rappresentanza in Parlamento. Il Worker’s Party ha saputo incanalare le preferenze di parte dell’elettorato giovanile. Tuttavia le tattiche del partito di maggioranza, tra cui l’approvazione della nuova legge sulla falsità e manipolazione dei dati online (Protection from Online Falsehoods and Manipulation Act) hanno limitato una piena affermazione del partito che resta all’opposizione.

L’abbandono della corsa alla successione di Lee da parte del vice-premier Heng Swee Keat, principale esponente della 4G, ha per il momento messo in stand-by il cambio di leadership basato sull’età, anche se si attendono sviluppi per l’anno in corso. “Il Pap dovrà adeguare la sua leadership per attrarre gli elettori più giovani”, segnala Chia Siow Yue, del Singapore Institute of International Affairs. Inoltre “come espresso in vario modo e attraverso i social media, i giovani chiedono uno stile di governo più condiviso e trasparente, più enfasi su inclusività e giustizia sociale e una maggiore sostenibilità ambientale”.