Colombo, card. Ranjith: no alla Messa per la giornata dell'indipendenza
di Melani Manel Perera

L'arcivescovo ha deciso di boicottare i festeggiamenti in segno di protesta contro il governo. Da quasi un mese il sacrestano della chiesa di Borella, dove è stata rinvenuta una bomba a mano, è detenuto nonostante sia innocente. P. Cyril Gamini Fernando: "È sempre più difficile avere giustizia".


Colombo (Asia News) - L'arcivescovo di Colombo, il card. Malcolm Ranjith, ha deciso di boicottare le celebrazioni per il 74mo anniversario dell’indipendenza dello Sri Lanka. Domani il prelato non terrà la tradizionale liturgia in segno di protesta contro il governo, che non ha ancora condotto delle indagini adeguate sul ritrovamento di una bomba a mano nella chiesa Ognissanti di Borella e in merito agli attentati di Pasqua del 2019.

Niente eucaristia nazionale come da tradizione, quindi, ha spiegato oggi in conferenza stampa il portavoce dell’arcidiocesi di Colombo, p. Cyril Gamini Fernando: “Siamo turbati dal fatto che il custode della chiesa di Borella sia ancora detenuto nonostante le prove che non abbia nulla a che fare con la granata rinvenuta nel luogo sacro”, ha commentato il sacerdote. “Dai filmati delle telecamere a circuito chiuso è evidente che non c’entra niente". Tranne il sacrestano, tutti gli altri sospettati sono stati rilasciati. 

Più volte in passato il card. Ranjith ha officiato la Messa del 4 febbraio a Borella. “L’arcivescovo ha deciso di non celebrare la Santa Messa nella chiesa dove è stata piazzata una bomba a mano”, ha aggiunto p. Fernando. “È un momento triste in cui persone innocenti sono detenute”.

Le altre chiese cattoliche del Paese celebreranno però la funzione come al solito. 

L’11 gennaio era stata trovata una granata nella chiesa di Ognissanti a Borella, periferia della capitale Colombo. Il sacrestano è stato subito arrestato insieme ad altri sospettati, ma la polizia ha poi individuato il responsabile grazie ai filmati delle videocamere a circuito chiuso. Gli agenti hanno quindi arrestato un medico in pensione di Piliyandala, che si è scoperto essere collegato anche alle granate piazzate in un ospedale privato a Narahenpita e al tempio di Bellanwila.

Commentando gli attacchi della domenica di Pasqua del 2019 p. Cyril Gamini ha detto che dubita della possibilità che sia fatta presto giustizia: “Vogliamo avere delle risposte in questo Paese, ma da tre anni è sempre più difficile”.