Negombo, leader di tutte le religioni insieme alla chiesa delle stragi
di Melani Manel Perera

Un gruppo di 120 personalità buddhiste, indù, cristiane e musulmane ha partecipato a un’iniziativa comune nella città colpita dagli attacchi della Pasqua 2019. “Vogliamo mostrare a tutti la nostra unità”.


Colombo (AsiaNews) - Buddhisti, indù, cristiani e musulmani insieme a Negombo per un cammino di pace. È il gesto compiuto da 120 leader religiosi provenienti da diverse aree del Paese che dal 18 al 20 gennaio scorsi hanno partecipato a un’iniziativa interreligiosa promossa dal National Peace Council of Sri Lanka insieme al Negombo Regional Inter-Religious Committee. Un programma che ha visto il suo momento culminante nella visita alla chiesa di san Sebastiano a Katuwapitiya, uno dei luoghi di culto colpiti nelle stragi della Pasqua 2019 nello Sri Lanka.

Spiega ad AsiaNews M.U.M Uvise, uno dei responsabili del National Peace Council of Sri Lanka che dal 2017 ha avviato questo percorso di incontro: “Durante i tre giorni i partecipanti hanno potuto scambiare le proprie opinioni sui programmi interreligiosi che vengono portati avanti nelle proprie zone, condividendo esperienze e nuove sfide”. “Questo evento - aggiunge il venerabile Rathmalkatiye Siridhamma Thero, del Ganegoda Purana Rajamaha Viharaya di Matara - è il risultato di anni di impegno che hanno fatto crescere l’amicizia e la comprensione tra gli imam musulmani, i kurukkal indù, il clero cristiano e i monaci buddhisti associati al National Peace Council. Ora è tempo di portare questo spirito anche tra la gente comune. Tutti vogliamo vivere in fraternità in un contesto dove ciascuno sia libero di praticare la propria fede”.

Mahendran Chandrawadini, una donna tamil indù che fa parte del comitato interreligioso di Batticaloa, racconta ad AsiaNews: "Insieme al nostro kurukkal siamo impegnati in molte attività per promuovere la coesistenza religiosa. È stato un grande onore poter visitare la chiesa di Katuwapitiya colpita negli attacchi del 2019: è molto triste vedere i luoghi dell’esplosione, prego per le vittime e le loro famiglie”.

Il vicario della comunità cattolica di Negombo, p. Ciswan Croos, osserva che questi raduni interreligiosi sono accolti con gioia dalla gente: “Molti scattano fotografie e ci dicono che vorrebbero vedere questo spirito ovunque nel Paese. In ogni religione ci sono piccoli gruppi di estremisti, ma la maggioranza vuole la pace e la coesistenza. Per questo come leader religiosi abbiamo una grande sfida e responsabilità”.

Anche l’imam Maulovi Salmaan, membro del gruppo interreligioso di Negombo, conferma: “Dobbiamo mostrare la nostra unità a tutta la società. E apprezziamo sinceramente il grande sforzo che il card. Ranjith ha compiuto per mantenere la pace tra cristiani e musulmani anche dopo le stragi della Pasqua 2019”.