Colombo rassicura l'India sui propri legami con Pechino
di Arundathie Abeysinghe

Il ministro degli Esteri dello Sri Lanka ha garantito al governo indiano che la loro relazione è solida. Ma a Delhi cresce la preoccupazione per gli investimenti cinesi sull'isola. Il controllo sul porto di Hambantota rafforzerebbe la posizione della Cina nell'Oceano Indiano.


Colombo (AsiaNews) - Durante una visita ufficiale di due giorni in India, il ministro degli Esteri srilankese, Gamini Lakshman Peiris, ha assicurato alla controparte indiana che le relazioni dello Sri Lanka con la Cina saranno mantenute senza causare danni o svantaggi a Delhi. Accettando l’invito esteso dal ministro indiano degli Affari esteri Subrahmanyam Jaishankar, nell’incontro dell’8 febbraio Peiris si è concentrato su una serie di questioni relative ai reciproci interessi strategici. È stato esaminato lo stato delle relazioni bilaterali tra i due Paesi, in particolare quelle nel campo della difesa, e sono state discusse le aree prioritarie per la cooperazione futura.

Il ministro srilankese ha inoltre incontrato il consigliere per la Sicurezza nazionale dell'India, Shri Ajit Doval, e il sottosegretario agli Esteri Shri Harsh Vardhan Shringla.

I colloqui si sono focalizzati sulla trasformazione dei legami bilaterali da una relazione transazionale a una relazione strategica non più incentrata su "questa o quella trattativa", ma fondata su una più stretta integrazione nei settori chiave di interesse reciproco: cooperazione economica, energetica, turismo e produzione. Verranno inoltre incentivati i contatti tra le persone e la qualità stessa della relazione che, elevata a un piano diverso, sarà una partnership strategica in ogni campo.

Interpellate da AsiaNews, fonti del ministero srilankese degli Esteri hanno detto che durante l’incontro Peiris ha riconosciuto la rivalità tra India e Cina, un fattore con cui lo Sri Lanka è abituato a convivere. Anche se l'India è preoccupata per la crescente influenza cinese in Sri Lanka, Peiris ha assicurato a Delhi che i legami di Colombo con Pechino non minano in alcun modo la "speciale qualità del rapporto" tra l'isola e l'India. Secondo il ministro degli Esteri, infatti, l'India e lo Sri Lanka hanno raggiunto già l’apice delle loro relazioni bilaterali, per cui le ansie sulla presenza cinese devono essere "consegnate al passato".

Per gli analisti politici la rivalità tra India e Cina non è un fenomeno nuovo, e di conseguenza lo Sri Lanka ha imparato a non farsi coinvolgere nelle dispute tra i due Paesi. 

Le preoccupazioni dell'India sulla crescente influenza cinese si sono però aggravate con l'approvazione di una legge controversa che regola un progetto da 1,4 miliardi di dollari finanziato dai cinesi per costruire una zona economica speciale (SEZ) accanto al porto principale di Colombo.

Il Colombo Port City Economic Commission Bill, approvato dal Parlamento dello Sri Lanka nel 2021, autorizza un organismo di sette membri nominati dal presidente a esercitare un controllo completo su tutte le decisioni relative alla zona della città portuale di Colombo.

Gli osservatori sostengono che senza la supervisione del parlamento, il progetto sarebbe amministrato principalmente secondo i desiderata del principale investitore della SEZ, ovvero CHECH Port City Colombo, un'unità della China Communications Construction Company, di proprietà statale.

Anche se Peiris ha rassicurato l'India, i critici sono dell'opinione che le relazioni tra Pechino e Colombo siano cresciute moltissimo negli ultimi anni. 

La Cina vede lo Sri Lanka come "un importante hub sulla Via della seta marittima": il coinvolgimento di Pechino va dallo sviluppo delle infrastrutture, all'esplorazione del petrolio, agli investimenti, al commercio e agli aiuti economici. Anche se Colombo tenta di proiettare l'immagine che il coinvolgimento cinese nel porto di Hambantota sia solo commerciale, questa struttura potrebbe diventare un forte punto d'appoggio per i cinesi, dando loro la possibilità di rafforzare la propria posizione su una vasta area dell'Oceano Indiano, che si estende dall'Australia a est, all'Africa a ovest e fino all'Antartide a sud.