Jakarta: 2 suore della carità di San Carlo Borromeo in missione a Timor Est
di Mathias Hariyadi

Le missionarie svolgeranno il loro servizio pastorale a Manulete, una zona montuosa e impervia. Ridendo hanno risposto al vescovo di non essere pronte ad andare in un'area così remota, ma "l'ospitalità e la generosità della gente locale ci hanno motivato".


Jakarta (AsiaNews) - Due suore indonesiane sono state inviate in missione in una regione remota e montagnosa dell’arcidiocesi di Dili, a Timor Est. Questo tipo di attività pastorale è promossa dalle suore della carità di San Carlo Borromeo, sempre impegnate a creare nuovi spazi per la Chiesa.

"Le nostre sorelle sono chiamate a servire il prossimo nelle aree più trascurate, non solo in Indonesia, ma anche all'estero”, ha spiegato ad AsiaNews suor Yustiana Wiwiek Iswanti, responsabile della provincia indonesiana della suore di San Carlo Borromeo. “Oggi in un'area remota dell'arcidiocesi di Dili, la nostra congregazione ha inviato due suore indonesiane nella stazione di Manulete, che appartiene alla chiesa parrocchiale di Hatolia”.

Suor Seli Eno e suor Edelberte, le due nuove missionarie a Timor Est, sono originarie rispettivamente di Nusa Tenggara e di Java. “Dovrebbero iniziare le opere pastorali in questa zona dove vivono almeno 7.500 timoresi che si guadagnano da vivere con l'agricoltura”, ha continuato suor Yustiana. L’area è veramente difficile da raggiungere, al punto da rendere necessario l’utilizzo di Suv 4x4. “In ogni caso siamo molto contente e onorate di ricevere una calorosa accoglienza dai locali indigeni timoresi. Sono così generosi con noi”, ha aggiunto la sorella dopo aver affrontato un viaggio a Timor Est in macchina partendo dal versante indonesiano di Timor.

"La ragione principale di questa nuova missione è, come sancito nella assemblea capitolare del 2017, la necessità che la nostra congregazione affronti le nuove sfide che la società attuale ci pone. Questo - ha continuato suor Iswanti - significa che siamo chiamati a dare maggiore attenzione alle aree remote in tutta l'Indonesia e a Timor Est”.

L’arcivescovo di Dili mons. Virgílio do Carmo da Silva ha accolto l’iniziativa, chiedendo alle suore se sono felici della missione in un territorio così impervio come quello di Manulete. "Assolutamente no”, hanno risposto suor Seli Eno e suor Edelberte, ridendo. “Ma siamo spiritualmente pronte a svolgere il nostro nuovo compito. L'ospitalità e la generosità della gente locale ci hanno motivato a servirli", 

Timor Est è solo una delle aree servite dalle suore della Carità, che sono presenti anche in altre zone remote dell’Indonesia. “Ma le sfide di oggi per la nostra congregazione sono molteplici”, ha concluso suor Iswati: “Siamo chiamate a sviluppare opere pastorali anche nel mondo digitale, a favore dell'intera creazione e dello sviluppo della comunità”.