Da Manila a Karachi la preghiera per la pace nel mercoledì delle Ceneri

In tutto il Continente iniziative per la giornata indetta da papa Francesco. I vescovi filippini: "Il Signore muova le coscienze del popolo russo". L'arcidiocesi di Seoul ha inviato un aiuto di emergenza alla Conferenza episcopale ucraina. Nella diocesi di Pyay si prega per la pace a Kiev come in Myanmar. In India preghiera ed appello comune per il cessate il fuoco dai cristiani di tutte le confessioni.


Milano (AsiaNews) - Anche nelle chiese cattoliche dell’Asia oggi, seguendo l’invito di papa Francesco, il mercoledì delle Ceneri è stato scandito dal digiuno e dalla preghiera per la pace in Ucraina e nelle altre aree del mondo colpite dalla guerra.

Nelle Filippine la Conferenza episcopale ha diffuso un messaggio ai fedeli in occasione di questa giornata: “Il Signore stesso - si legge nel testo firmato dal presidente, mons. Pablo Virgilio David - ci ha insegnato che, specialmente tra quanti sono ossessionati dal potere, dalla ricchezza e dalla fama, non c'è altro modo per combattere le lusinghe del diavolo, se non la preghiera, il digiuno e gli atti di carità. Invochiamo anche l'intercessione della Madonna mentre preghiamo che il Signore muova le coscienze del popolo russo in modo che sia esso stesso a compiere i passi necessari per fermare la guerra che il suo governo ha iniziato".

In Corea del Sud l’arcivescovo di Seoul, mons. Peter Chung Soon-taick, ha inviato a nome dei cattolici locali un messaggio di solidarietà alla Conferenza episcopale dell’Ucraina insieme a un aiuto d’emergenza in denaro per l’assistenza agli anziani e ai bambini che si trovano nei rifugi. “Vedere le immagini dei bambini al freddo e impauriti nei sotterranei della metropolitana - scrive l’arcivescovo di Seoul - ci ferisce mostrandoci la realtà della guerra. Preghiamo tutti il Dio della pace affinché si fermino le armi”.

Particolarmente significative le parole di mons. Alexander Pyone Cho, vescovo di Pyay in Myanmar, che ha invitato i fedeli della sua diocesi ad accomunare nella preghiera per la pace l’Ucraina alla propria terra, anch’essa da più di un anno sconvolta da un duro conflitto. “Invito tutti - ha scritto in una lettera pastorale - a rivolgere speciali preghiere e a digiunare con l’intenzione della pace”.

In India - Paese che proprio ieri ha registrato la morte di un proprio giovane studente sotto le bombe di Kharkiv - la preghiera di oggi ha visto unite insieme tutte le confessioni cristiane. Un appello comune è stato lanciato dalla Conferenza episcopale cattolica dell'India (Cbci), dal Consiglio nazionale delle Chiese dell'India (Ncci), l'organismo che riunisce le Chiese protestanti e ortodosse, e dalla Evangelical Fellowship of India (Efi). "Commossi dal dolore e dalla sofferenza del popolo ucraino causati dalla guerra, ci uniamo ai leader mondiali e alle leadership delle nostre rispettive confessioni nel chiedere un cessate il fuoco incondizionato", recita una dichiarazione congiunta firmata dall'arcivescovo di Vasai, mons. Felix Machado, segretario generale della Cbci, dal reverendo Asir Ebenezer, segretario generale della Ncci, e dal reverendo Vijayesh Lal, segretario generale dell'Efi. "Abbiamo la responsabilità di pregare per la trasformazione dei leader che prendono le armi per rabbia o vendetta. Che la protezione e la provvidenza di Dio scendano sull'Ucraina e sulla Russia, e l'intera regione possa sperimentare una pace duratura”.

Anche in Pakistan si prega per la pace: p. Shahzad Arshad, rettore del Seminario Minore San Pio X di Karachi, ha raccontato ad AsiaNews che la sua comunità ha iniziato oggi un’adorazione eucaristica prolungata di 40 giorni per invocare la pace tra la Russia e l’Ucraina. Da parte sua l’arcivescovo di Karachi, mons. Benny Mario Travas, presiedendo la liturgia delle Ceneri, ha indicato l’umiltà, il distacco dal peccato e la carità verso gli altri come le strade che la Quaresima indica per la riconciliazione dentro di sé e nel mondo intero.

(hanno collaborato Nirmala Carvalho e Shafique Khokhar)