Bangkok, attivisti anti-Prayut vogliono arruolarsi per combattere in Ucraina

In sei si sono presentati all’ambasciata di Kiev. Chanaphong, 28 anni: “Anche loro come noi stanno combattendo per la democrazia”. Bangkok ha votato all’Onu la condanna alla Russia ma l’ex generale ha tenuto finora un basso profilo.


Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - Alcuni leader del movimento pro-democrazia di Bangkok che dal 2020 manifesta contro il governo dell’ex generale Prayut Chan-o-cha hanno espresso l’intenzione di arruolarsi nella “legione internazionale” che combatte contro l’esercito russo in Ucraina. Chanaphong "Ball" Phongpai - ex militare della Thai Air Force diventato attivista politico – insieme ad altri 5 suoi compagni si sono registrati a un sito per le potenziali reclute in aiuto allUcraina e hanno visitato lambasciata ucraina di Bangkok. In un solo giorno un gruppo online in lingua thailandese ha raccolto più di 2mila nominativi di persone interessate a partire come volontari per l'Ucraina. Kiev chiede però documenti come una prova dell’addestramento militare e una fedina penale pulita, quindi non è chiaro se saranno accettati nella "legione internazionale".

Il ventottenne Chanaphong ha detto di sentirsi sconvolto per il popolo ucraino, in particolare dopo le notizie degli attacchi russi contro civili. "Sono stato coinvolto nella richiesta di democrazia nel mio Paese e nell'opposizione alla tirannia", ha dichiarato all’agenzia Reuters in un'intervista. “Anche loro stanno combattendo per la democrazia e ora sono invasi da una superpotenza e da un tiranno”, ha aggiunto, chiedendosi che cosa potesse fare per aiutare gli ucraini. “Io e altre persone abbiamo un addestramento di base sulle armi, quindi potremmo essere utili per aiutare a salvare gli ucraini da questa crisi", riflette l’attivista.

La Thailandia è stata tra i 141 Paesi che all'Assemblea generale delle Nazioni Unite hanno condannato la Russia per l’invasione dell’Ucraina, anche se il primo ministro thailandese Prayut Chan-o-cha ha mantenuto una posizione neutrale dall'inizio delle operazioni militari il 24 febbraio. La portavoce del governo thailandese Ratchada Thanadirek ha affermato che non esiste una legge che impedisca ai cittadini thailandesi di unirsi a forze di volontari stranieri, ma che si dovrebbe considerare il potenziale grave pericolo.