Covid-19: dal 27 marzo l’India riapre ai voli commerciali internazionali

Il governo annuncia la fine di tutte le restrizioni in vigore dal marzo 2020 per rilanciare il turismo locale che con la pandemia ha perso oltre 21,5 milioni di posti di lavoro. Una scelta resa possibile dai passi in avanti della campagna vaccinale che in molti stati indiani ha raggiunto oltre il 90% della popolazione sopra i 15 anni.  


Delhi (AsiaNews/Agenzie) - Il governo indiano ha annunciato che dal 27 marzo in India cesseranno tutte le restrizioni sui voli internazionali dovute alla pandemia da Covid-19. Si tratta di un passo importante verso il ritorno alla normalità nel Paese, reso possibile - sostengono le autorità – dai passi avanti compiuti in tutto il mondo dalla campagna vaccinale.

La riapertura completa degli aeroporti al traffico commerciale arriverà a più di due anni dal blocco totale decretato il 23 marzo 2000, durante la prima ondata della pandemia. Nel luglio dello stesso anno vi era stata una parziale riapertura dei collegamenti, ma con soli 37 Paesi ricompresi all’interno di una bolla e in una forma comunque limitata. Ora però l’India, nonostante la variante Omicron, appare in una fase pandemica segnata da un calo marcato di contagi: lunedì 7 marzo sono stati registrati appena 3.527 nuovi casi, il numero più basso dal maggio 2020. Sui tassi di vaccinazione sono stati compiuti importanti passi in avanti: in India 967 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, che in molti Stati significa più del 90% della popolazione sopra i 15 anni. E anche le seconde dosi hanno superato quota 800 milioni, che equivale a quasi il 60% della popolazione complessiva.
Di qui - dunque - la scelta di riaprire le frontiere, che ha un chiaro intento economico. Dando l’annuncio della fine delle restrizioni al traffico aereo il ministro dell’Aviazione civile Jyotiraditya Scindia ha auspicato che “con questo passo, ho fiducia che il settore potrà raggiungere presto nuovi primati”.

È soprattutto alla ripresa del settore turistico che guarda New Delhi: la riapertura totale dei voli commerciali era attesa dagli operatori del settore che ora chiedono però anche facilitazioni al governo nel rilascio dei visti. Secondo alcuni dati citati qualche settimana fa in una relazione del ministro del turismo G. Kishan Reddy al parlamento indiano nel Paese sarebbero oltre 21,5 milioni i lavoratori della filiera del turismo che hanno perso il proprio impiego a causa della pandemia.