Estradizione: Hong Kong guarda a Mosca di fronte al boicottaggio occidentale

Il Parlamento cittadino pronto a dare il via libera a due a accordi giudiziari firmati a settembre con i russi. Dopo l’adozione della legge sulla sicurezza nazionale, diversi Paesi hanno sospeso le intese sull’estradizione con la città. Associazione internazionale degli avvocati denuncia le minacce della polizia di Hong Kong contro l’attivista Benedict Rogers.


Hong Kong (AsiaNews) – Il Parlamento cittadino è pronto a dare il via libera a due accordi giudiziari firmati a settembre con la Russia: uno per l’estradizione di cittadini condannati, l’altro per la reciproca assistenza legale. La mossa, rivelata ieri dal quotidiano filo-governativo Ming Pao, arriva mentre voci dall’estero chiedono a tutti i Paesi interessati di sospendere le proprie intese di estradizione con l’ex colonia britannica, accusata di reprimere il dissenso su dettatura di Pechino.

Oltre al reciproco trasferimento di persone che potranno scontare la propria condanna nel Paese d’origine, l’applicazione dei patti con la Russia permetterà alle due parti di lavorare sull’identificazione di potenziali sospettati, sulla raccolta delle prove in un’indagine e sull’esecuzione di richieste di perquisizione.

Hong Kong ha ancora in piedi accordi di estradizione con Corea del Sud, Filippine, India, Indonesia, Malaysia, Portogallo, Repubblica Ceca, Singapore, Sudafrica e Sri Lanka. In seguito all’adozione nell’estate 2020 della draconiana legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino per silenziare il fronte pro-democrazia, Paesi come Australia, Canada, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Paesi Bassi e Stati Uniti hanno sospeso i patti sull’estradizione. La Francia ha bloccato invece l’iter di ratifica di un’intesa siglata con Hong Kong.

Il governo cinese ha voluto il provvedimento sulla sicurezza in risposta alle proteste organizzate dal campo democratico nel 2019. Alla base delle dimostrazioni vi era l’opposizione a un progetto di legge – poi ritirato dall’esecutivo cittadino – che avrebbe permesso a tribunali cinesi di giudicare abitanti di Hong Kong.

La legge sulla sicurezza contiene anche misure extraterritoriali, che darebbero all’autorità giudiziaria di Hong Kong il potere di spiccare ordini di arresto nei confronti di persone residenti all’estero. Per evitare  che dissidenti o critici del governo cittadino, come di quello centrale, rischino l’arresto e poi l’estradizione da nazioni con accordi giudiziari con la città, l’Ufficio per i diritti umani dell’Associazione internazionale degli avvocati ha chiesto il boicottaggio degli accordi di estradizione con Hong Kong.

L’organizzazione è intervenuta dopo che la polizia per la sicurezza nazionale di Hong Kong ha minacciato di perseguire l’attivista umanitario Benedict Rogers, promotore del sito web Hong Kong Watch. In una lettera, le autorità cittadine di pubblica sicurezza hanno intimato a Rogers di “smettere immediatamente di compiere atti e attività contrari al provvedimento sulla sicurezza e ad altre leggi di Hong Kong”.