Seoul: il presidente eletto Yoon incontra l'ex capo di Stato Park
di Guido Alberto Casanova

Nei giorni scorsi Yoon si è recato nella provincia di Gyeongsang-buk per ricucire i rapporti con una parte dei conservatori. L'amministrazione Park si era conclusa nel 2016-17 a causa di scandali per corruzione. L'ex presidente era stata scarcerata a dicembre. A giugno le elezioni per il sindaco di Daegu.


Milano (AsiaNews) - Manca ormai meno di un mese all’insediamento di Yoon Suk-yeol come prossimo presidente della Corea del Sud e proprio in questi giorni il Comitato di transizione sta svelando i nomi dei ministri del prossimo governo. Ma la ricomposizione del fronte conservatore sudcoreano è ancora in corso, come suggerito dalla recente visita di Yoon nel sud-est del Paese all’ex presidente Park Geun-hye.

L'11 e il 12 aprile il presidente eletto sudcoreano si è recato nella provincia di Gyeongsang-buk e nella città di Daegu, che rappresentano tradizionalmente un bastione dei conservatori. Il motivo della visita di Yoon era quello di ringraziare la popolazione locale per il sostegno dimostrato durante le elezioni presidenziali, considerato che rispettivamente il 73% e il 75% degli elettori delle due zone hanno votato per il candidato conservatore. Dietro a questo tour regionale però, si cela anche l’intenzione di ricucire alcune profonde divisioni che ancora attraversano il conservatorismo sudcoreano.

In particolar modo la città di Daegu è legata alla figura di Park Geun-hye, che l’ha rappresentata in Parlamento per ben oltre un decennio prima di venire eletta alla presidenza. L’esperienza governativa di Park però si era chiusa in tragedia nel 2016-2017, quando è stata investita da uno scandalo di corruzione e abuso di potere che ne ha decretato la destituzione e la sentenza a 22 anni di carcere. A guidare l’indagine giudiziaria in quello scandalo è stato proprio Yoon Suk-yeol.

Tra Yoon e Park, sebbene non si fossero mai incontrati prima di martedì, il rapporto è comprensibilmente difficile. Tanto che durante le primarie del Partito conservatore tenutesi lo scorso anno, Yoon non era riuscito a intercettare il supporto dei sostenitori di Park. Tuttavia la dimostrazione di cauta fiducia espressa dagli elettori di Daegu durante le elezioni è stata un segnale positivo per Yoon, che si è quindi deciso a mettere in agenda una visita a Park (perdonata e rilasciata dal carcere lo scorso dicembre).

L’incontro con Park è stato breve ma pieno di significato, con almeno tre punti salienti. Il primo è che Yoon ha espresso la propria tristezza a livello umano per quanto successo all’ex presidente, riportando ai giornalisti di aver detto a Park di essersi sempre sentito triste in cuor suo. Oltre alle scuse, il presidente eletto ha anche detto che intende riconoscere pubblicamente il merito delle politiche da lei adottate e di voler “restaurare il suo onore”. L’ultimo punto degno di nota infine è stato il commento sull’intenzione di imparare dallo stile di governo del padre di Park, l’ex presidente-dittatore nonché capostipite del moderno conservatorismo sudcoreano Park Chung-hee.

Con la visita a Park, Yoon ha tentato di riconsolidare un partito che non si è ancora completamente ripreso dallo scossone del 2016-2017. L’incontro tra l’ultima presidente conservatrice e il nuovo presidente eletto serve per costruire un rapporto di fiducia tra una parte della vecchia guardia e la nuova generazione di conservatori, che hanno scalato il partito grazie a Yoon e alla sua rapidissima ascesa politica da outsider a presidente. Le prossime elezioni amministrative in programma a giugno, e in particolare quelle per il sindaco di Daegu, saranno un primo banco di prova per osservare quanto l’operazione di consolidamento della destra sia riuscita a Yoon.