Tv di Taiwan si scusa per aver annunciato erroneamente attacco cinese

Le altre notizie del giorno: la fuga dei rohingya in Malaysia è stata causata dal sovraffollamento nel centro di detenzione; la Cina continua a spostare intere comunità per la politica "zero covid"; la Corea del Sud si è offesa per una visita del premier giapponese a un santuario di guerra; un istituto di credito del Tajikistan adotterà i criteri del banking islamico.


TAIWAN

Una stazione televisiva di Taiwan si è scusata per "aver provocato il panico nell'opinione pubblica" dopo aver erroneamente lanciato una serie di allarmi in cui si affermava che la Cina aveva attaccato l'isola. La Chinese Television System ha attribuito l'errore al personale: i contenuti pubblicati per sbaglio riguardavano esercitazioni in risposta ai disastri che la stazione era stata incaricata di produrre per i vigili del fuoco di New Taipei City.

CINA

Il governo cinese ha intenzione di trasferire intere comunità in strutture di quarantena a più di 160 km di distanza dal loro luogo di origine. Secondo informazioni della Bbc Pechino vuole spostare le persone risultate negative da Pingwang alla vicina provincia di Zhejiang, dove resteranno per una settimana. Pochi giorni fa le autorità hanno evacuato altre zone di Shanghai nel tentativo di contenere il diffondersi della pandemia da covid-19.

COREA DEL SUD – GIAPPONE

Dopo la visita del premier giapponese Fumio Kishida al santuario Yasukuni di Tokyo, Seoul ha espresso “profonda delusione e rammarico”. Nel luogo riposano, oltre a 2,5 milioni di vittime del secondo conflitto mondiale, anche 14 leader militari giapponesi condannati per crimini di guerra da un tribunale alleato. Le offerte presentate dai leader giapponesi riaccendono periodicamente le tensioni tra Giappone, Cina e Corea del Sud.

MALAYSIA

Secondo le autorità locali, le rivolte scoppiate nel centro per immigrati nello Stato di Penang, a cui ha fatto seguito la fuga di più di 500 rohingya, sono state causate dal sovraffollamento. "C'erano troppi detenuti in un'area relativamente ristretta e (la situazione) è diventata incontrollabile”, ha affermato il capo della polizia. Nel frattempo è stata rafforzata la sicurezza dei centri di detenzione per immigrati in tutta la Malaysia.

INDIA

La Corte suprema indiana ha impedito alle autorità locali di demolire alcuni negozi intorno a una moschea in una zona a maggioranza musulmana di New Delhi, vicino al luogo dove nel fine settimana si sono verificati scontri tra indù e musulmani. La questione è in sospeso fino alla prossima udienza. Dopo le tensioni settarie scoppiate in diverse parti dell’India il governo ha risposto con campagne di demolizione per intimidire la popolazione musulmana.

TURCHIA - IRAQ

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ieri ha affermato che il governo della regione autonoma del Kurdistan iracheno sostiene l'offensiva di Ankara contro i ribelli curdi del Pkk nel nord dell'Iraq. Ma l'omologo Barham Saleh il giorno prima, riferendosi all'operazione della Turchia, aveva parlato di "violazione della sovranità irachena" e il governo aveva convocato l'ambasciatore turco a Baghdad.

RUSSIA

Gli scontri a Kharkiv riguardano spesso le chiese e i cimiteri, che sono stati chiusi alle visite durante le feste pasquali per le continue sparatorie da parte degli occupanti russi, che hanno preso di mira anche la chiesa della Trasfigurazione (del patriarcato di Mosca) dove si era radunata una grande folla, come ha comunicato la stessa eparchia locale. Sono già più di 60 le chiese di varie confessioni attaccate e parzialmente distrutte in tutta l’Ucraina dal fuoco russo, compresi alcuni monasteri.

TAGIKISTAN

Uno degli istituti di credito più popolari del Tagikistan, la “Alif-Bank”, ha introdotto delle limitazioni nei pagamenti di alcuni articoli e servizi, comunicando che la banca adotterà i criteri del banking islamico attenendosi ai principi della Sharia. Non si applicheranno più i sistemi europei di pagamento rateale dei crediti, che contraddicono le norme dell’Islam.