Francesco ha incontrato alcuni superstiti degli attentati della Pasqua 2019, pellegrini a Roma insieme al card. Ranjith e alla comunità srilankese d’Italia. Sulla grave crisi economica e sociale che vive oggi il Paese: “Possa trovare soluzione con l’impegno e la collaborazione di tutti”.
Città del Vaticano (AsiaNews) - “Per favore e per amore alla giustizia, per amore al vostro popolo, che si chiarisca definitivamente chi sono stati i responsabili di questi eventi. Questo porterà pace alla vostra coscienza e alla patria”. Con questo appello indirizzato direttamente alle autorità dello Sri Lanka papa Francesco ha concluso oggi in Vaticano l’incontro con alcuni superstiti e familiari delle vittime degli attentati a chiese e alberghi che nella Pasqua 2019 a Colombo uccisero quasi 300 persone. Sono giunti a Roma con il card. Malcom Ranjith per un pellegrinaggio che - insieme a migliaia di srilankesi che vivono in Italia - hanno voluto compiere alla basilica di San Pietro in occasione del terzo anniversario di questo tragico evento.
Il pontefice li ha incontrati al termine della Messa che il card. Ranjith ha presieduto all’altare della Confessione nella basilica vaticana. “Oggi - ha detto loro Francesco - avete offerto il Sacrificio eucaristico in suffragio delle vittime di quei terribili attentati, e avete pregato per quanti rimasero feriti e per i familiari, come pure per tutto il popolo dello Sri Lanka. Con tutto il cuore mi unisco alla vostra preghiera”.
Il papa ha invitato i fedeli srilankesi a guardare anche a questa pagina dolorosa alla luce del mistero della Pasqua e del saluto che Gesù risorto rivolge ai discepoli: pace a voi. “Ha preso su di sé - ha spiegato - non solo la morte, ma la crudeltà del male, dell’odio, della violenza fratricida. La sua Croce e la sua Risurrezione sono luce di speranza nelle tenebre più fitte. Preghiamo oggi per tutte le vittime della violenza e della guerra, in particolare del terrorismo”.
Ha poi invitato tutti a pregare per il Paese - da lui visitato nel 2015 - che in queste settimane sta attraversando una drammatica crisi economica e sociale: “Preghiamo per i governanti – ha detto - per quanti hanno responsabilità sociali ed educative e per tutto il popolo. Che le presenti difficoltà possano trovare soluzione con l’impegno e la collaborazione di tutti. Preghiamo per la Chiesa in Sri Lanka: per intercessione di Maria Santissima sia colma di Spirito Santo e annunci con gioia il Vangelo di Cristo Salvatore”.
Del legame tra le stragi del 2019 e la gravissima situazione che il Paese sta vivendo in queste settimane ha parlato oggi anche il card. Ranjith, arcivescovo di Colombo, in un’intervista concessa a VaticanNews: “C’è un grido di protesta che il governo ignora - ha denunciato - come si ignora la domanda di giustizia per gli attacchi di Pasqua. In tanti sospettano che dietro ci sia stato un complotto per guadagnare i voti, creando terrore nel Paese, favorendo lo scontro tra due comunità: i cristiani e i musulmani, per arrivare al potere”.