In Europa si combatte, l’Asia si arma

Sipri: Cina e India seguono gli Usa nella spesa militare. Nel 2021 i cinesi arrivati a 293 miliardi dollari (+4,7%). L’esborso per la difesa di Delhi tocca i 76,6 miliardi. Trend verso l’alto anche per Giappone e Australia. Dopo quattro anni torna ad aumentare il budget militare iraniano. In Qatar crescita del 434% rispetto al 2010.


Hong Kong (AsiaNews) – In Europa si combatte, ma in Asia cresce la spesa militare delle principali potenze continentali. Secondo dati pubblicati ieri dallo Stockholm Institute Peace Research Institute (Sipri), nel 2021 i bilanci militari nel mondo hanno superato per la prima volta i 2mila miliardi di dollari (2.113, per la precisione), un incremento dello 0,7% rispetto all’anno prima. Dopo gli Usa, Cina e India hanno il budget militare più alto, seguiti poi da Gran Bretagna e Russia.

È il settimo anno consecutivo che l’esborso globale per la difesa aumenta, e ciò malgrado gli effettivi negativi della pandemia da Covid-19. Se la spesa militare degli Stati Uniti (801 miliardi di dollari) ha visto un calo annuale dell’1,4%, quella russa è salita del 2,9% a 65,9 miliardi di dollari: in sostanza il Cremlino ha preparato il campo per l’invasione dell’Ucraina.

Lo scorso anno i cinesi hanno speso per la propria difesa 293 miliardi di dollari: una crescita rispetto al 2020 del 4,7%: diversi analisti la considerano sottostimata a causa dell’opacità di Pechino sul tema. Si tratta comunque del 27° aumento annuale consecutivo.

Tra il 2020 e il 2021 la spesa miliare indiana è cresciuta dello 0,9%, toccando i 76,6 miliardi di dollari: +33% rispetto al 2012. Il Sipri osserva che il 64% del budget per la difesa di Delhi è dedicato all’acquisto di attrezzature prodotte in India, un modo per sostenere l’industria nazionale di settore.

L’attivismo della Cina nel Mar Cinese meridionale e in quello orientale, come lungo lo Stretto di Taiwan, ha spinto in alto la spesa militare di Paesi come Giappone e Australia. Tokyo ha alzato il proprio bilancio per la difesa a 54,1 miliardi di dollari. È un incremento annuo del 7,3%, il più alto dal 1972.

Canberra è arrivata a 31,8 miliardi (+4%). A settembre gli australiani hanno firmato Aukus, un patto militare con Usa e Gran Bretagna che gli permetterà di costruire otto sommergibili nucleari con tecnologia e know-how statunitensi. Costo: 128 miliardi di dollari, spalmati in circa 20 anni.

Di rilievo anche il dato su Iran e Qatar. La spesa militare iraniana è cresciuta per la prima volta in quattro anni a 26,6 miliardi di dollari. Il 34% è destinato ai Pasdaran, i Guardiani della rivoluzione al servizio della guida suprema Ali Khamenei. Con un esborso di 11,6 miliardi di dollari, Doha è diventata invece la quinta forza militare del Medio oriente in termini di bilancio: un aumento del 434% rispetto al 2010.