Colombo: i musulmani festeggiano la fine del Ramadan
di Melani Manel Perera

Nonostante la crisi economica i fedeli islamici sono riusciti a celebrare l'Eid al-Fitr con gioia e rinnovata speranza. I giovani chiedono la fine delle divisioni settarie. Nel frattempo continuano le proteste contro il carovita che invocano le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa.


Colombo (AsiaNews) - L’Eid al-Fitr di quest’anno è stata vissuta con “con più gioia e libertà che mai”, nonostante i problemi dati dal periodo di crisi economica; “ma abbiamo sperimentato una felicità meravigliosa che nemmeno noi comprendiamo”. Sono le parole dei musulmani dello Sri Lanka dopo le celebrazioni della festa di interruzione del digiuno.

“Abbiamo festeggiato il Ramadan in cui non solo i musulmani, ma tutte le persone di questo Paese si trovano in una situazione di stress economico e mentale”, ha raccontato ad AsiaNews lo shaikh Abdul Rahuman. “Ma era anche da tempo che non sperimentavamo la libertà e la gioia che abbiamo provato quest’anno”.

I musulmani dello Sri Lanka paragonano l’Eid al-Fitr al Natale o al Capodanno sinhala e tamil, festività importanti nel Paese. “Spesso siamo stati discriminati o accusati di reati - ha continuato Rahuman -, ma quest’anno non è successo nulla del genere”.

In parallelo continuano le manifestazioni contro il carovita che chiedono le dimissioni del presidente Gotabaya Rajapaksa. E forse sono state proprio le proteste delle ultime settimane a unire la popolazione srilankese: “Tutti hanno potuto riunirsi senza paura e abbiamo cominciato a sentire l’affievolirsi delle differenze razziali, religiose o di casta”, ha aggiunto lo shaikh della moschea di Negombo.

Soprattutto i giovani hanno rifiutato le divisioni etniche e settarie e chiedono la cacciata della famiglia Rajapaksa, non contenti del nuovo gabinetto nominato dal presidente nelle scorse settimane.

Anche nel giorno di festa diversi giovani dalle zone di Kotikawatta e Wattala si sono ritrovati a Colombo per protestare al parco urbano Galle Face Green: “Nonostante le difficoltà economiche noi musulmani abbiamo potuto mangiare e bere liberamente”, hanno detto ad AsiaNews. Alcuni ragazzi hanno portato cibo e dolci tradizionali alla manifestazione.

“Sono molto felice di aver festeggiato insieme a persone che erano a urlare lo stesso slogan ‘Gota go home’ anche qui a Negombo”, ha commentato ancora Abdul Rahuman. “Dobbiamo molto ai giovani di questo Paese e noi in quanto adulti dobbiamo essere vigili e salvaguardare le opportunità per loro”.