L'India cerca investitori stranieri per la sua compagnia assicurativa

Nei giorni scorsi è iniziata l'offerta pubblica iniziale della Life Insurance Company, colosso indiano vecchio quasi quanto lo Stato. Ha un patrimonio di oltre 500 miliardi di dollari ma solo il 3% della popolazione indiana ha sottoscritto una polizza sulla vita.


New Delhi (AsiaNews) - La più grande compagnia assicurativa dell’India, di proprietà dello Stato, sarà quotata in Borsa: le azioni della Life Insurance Company (Lic) questa settimana sono state messe in vendita con un’offerta pubblica iniziale (Ipo) di 2,75 miliardi di dollari, che chiuderà nei prossimi giorni. Il governo indiano ha offerto una quota del 3,5% in quella che sarà la più grande vendita di azioni pubbliche.

La Lic è una compagnia vecchia quasi quanto il Paese: nata dalla fusione di 245 compagnie assicurative private, ha iniziato a emettere polizze sulla vita nel 1956, mantenendo per decenni il monopolio nel settore assicurativo fino agli anni 2000. 

A distanza di 20 anni dall’apertura alla concorrenza privata, la Lic, con una quota di mercato del 66% continua a essere un colosso assicurativo e ha una base patrimoniale di circa 520 miliardi di dollari - superiore al Pil di diversi Paesi - grazie alla sottoscrizione di 280 milioni di polizze. Fa investimenti massicci in titoli statali e nel mercato azionario, ma è cresciuta grazie ai venditori di polizze porta a porta, che negli anni hanno creato una cultura del risparmio in India: secondo alcune stime, di 100 rupie risparmiate dalle famiglie indiane, 10 vanno alla Lic. Tra il 2019 e il 2021 il gigante pubblico delle assicurazioni si è accaparrato più risparmi dei depositi bancari e dei fondi pensione.

Ma in realtà solo il 3,3% della popolazione indiana ha sottoscritto una assicurazione sulla vita. Ancora meno sono le coperture contro i danni, che nel 2020 erano sottoscritte solo dall’1% della popolazione. Nel 2019 la differenza tra la copertura richiesta e quella effettivamente disponibile era dell’83%. Tuttavia negli anni c’è stato un graduale aumento per tutte le compagnie assicurative. Tranne la Lic. 

Secondo GlobalData, la compagnia statale, nonostante la sua posizione di leadership, ha perso terreno nei confronti dei privati. Nel periodo 2016-2020 quattro grandi compagnie assicurative (HDFC, SBI, ICICI Prudential, Max Life) hanno registrato crescite a doppia cifra, la Lic no. La causa è proprio da ricercare nello stile di vendita delle polizze ancora porta a porta, a differenza delle compagnie private che si affidano maggiormente alla vendita online.

L’opposizione ha criticato la scelta del governo di vendere le azioni della Lic, accusandolo di dar via “l’argenteria di famiglia”: viene vista come una svendita di un bene prezioso dello Stato che provvede a sostenere una “rete di sicurezza sociale” per milioni di persone.

La quotazione è stata in effetti rimandata a causa della volatilità dei mercati dovuta alla guerra in Ucraina, e secondo gli esperti la Lic avrebbe potuto ottenere un’offerta iniziale più alta in tempi diversi. Il mese scorso il governo guidato dal primo ministro Narendra Modi aveva proposto di vendere il 5% delle azioni a 8 miliardi di dollari per finanziare il deficit statale. Gli analisti ritengono tuttavia adeguata l’attuale offerta considerato che dall’ottobre 2021 gli investitori stranieri hanno ritirato dall’India quasi 20 miliardi di dollari. A causa dell’aumento dei costi delle risorse energetiche e delle previsioni di crescita inferiori, le finanze dello Stato indiano rischiano ridursi ulteriormente. Sembra essere questa quindi la vera ragione della quotazione della Lic: il tentativo di mettere un argine al peggioramento dell’economia.

Per il futuro possiamo dire che il potenziale di crescita della Lic resta elevato, ma deve cercare di restare al passo con i tempi per non perdere ancora quote di mercato nei confronti dei competitors privati.