Online il primo incontro della diaspora cattolica indonesiana
di Mathias Hariyadi

All'evento, organizzato dall'Associazione dei giornalisti, hanno partecipato più di 2mila persone. L'arcivescovo di Jakarta, card. Suharyo: "Vedere le congregazioni guidate dai nostri connazionali è motivo di grande orgoglio".


Jakarta (AsiaNews) - “L’Indonesia sta fornendo al mondo più persone consacrate di qualunque altro Paese e questo è magnifico”. Sono le parole pronunciate il 7 maggio dall’arcivescovo di Jakarta, il card. Suharyo Hardjoatmodjo, in occasione del primo incontro online della diaspora cattolica indonesiana. “Vedere che sempre più congregazioni religiose sono guidate dai nostri connazionali è motivo di grande orgoglio”, ha aggiunto il porporato. 

Sulla stessa lunghezza d'onda il ministro per gli Affari religiosi Yaqut Cholil Qoumas: “La diaspora indonesiana è una forte risorsa nazionale per influenzare il mondo globale", ha commentato il funzionario durante la "Easter Global Diaspora Eucharist", intitolata "Indonesia to the Continents". L’evento, a cui hanno partecipato online e in presenza oltre 2mila persone, è stato organizzato dall'Associazione dei giornalisti cattolici indonesiani in collaborazione con diverse entità, tra cui l’Ambasciata indonesiana presso la Santa Sede. 

Una celebrazione eucaristica è stata celebrata da due sacerdoti indonesiani a Roma, p. Marco Solo e p. Leo Mali. L'omelia è stata pronunciata dal superiore generale dei missionari della Sacra famiglia, p. Agustinus Purnama.

Interpellato da AsiaNews, l'ex ambasciatore dell'Indonesia in Suriname Dominicus Supratikto ha dichiarato: “Come io stesso ho sperimentato durante il mio mandato ufficiale, la nostra presenza come figura cattolica ha guadagnato molta attenzione da parte della gente del luogo”. 

Anche l'ex ambasciatore indonesiano in Zimbabwe Stefanus Yuwono ha condiviso le proprie impressioni: “La questione più interessante e impegnativa nel prossimo futuro sarà valutare come i nostri connazionali della diaspora possano diventare partner di sostegno per i nostri missionari all'estero, per aiutarli ad affrontare i problemi locali nei Paesi in cui questi missionari lavorano". 

I missionari indonesiani si trovano in oltre 70 Paesi del mondo. La prima evangelizzazione dell’Indonesia è avvenuta con l’arrivo nel Paese di San Francesco Saverio nel XVI secolo, anche se la prima presenza cristiana risale al 1318, quando a Giava era approdato il frate francescano Odorico Pordenone. Al giorno d’oggi, a seguito del calo delle vocazioni in Europa, sono soprattutto i missionari indonesiani a partire per il resto del mondo.