Jakarta: revocato il divieto all'export dell'olio di palma
di Mathias Hariyadi

In segno di protesta gli agricoltori stavano lasciando marcire i raccolti. Circa 3 miliardi i dollari non riscossi dai dazi sulle spedizioni all'estero. Ora però i prezzi interni rischiano di salire ancora intaccando la popolarità del presidente Joko Widodo.


Jakarta (AsiaNews) - Si conclude oggi la saga sull’olio di palma indonesiano: il governo ha revocato il divieto all’esportazione che era stato imposto il mese scorso. 

“Considerando l'attuale offerta, i prezzi dell'olio da cucina e i 17 milioni di persone che lavorano nel settore, ho deciso che le esportazioni riprenderanno il 23 maggio”, aveva dichiarato la settimana scorsa il presidente Joko ‘Jokowi’ Widodo. “Sulla base dei controlli diretti sul campo e dei rapporti che ho ricevuto, la fornitura di olio da cucina sfuso è aumentata, superando il nostro fabbisogno nazionale”, ha aggiunto.

Quando ad aprile Jokowi aveva imposto la misura protezionistica, gli agricoltori e gli imprenditori locali l’avevano subito criticata: nelle ultime settimane, in segno di protesta, i coltivatori hanno lasciato che i raccolti marcissero. 

L’inversione di rotta ha subito generato grande entusiasmo: "Ringrazio il presidente per aver revocato il divieto. Ora le condizioni economiche dei coltivatori di palma da olio miglioreranno di nuovo", ha affermato Manusetus Darto, segretario generale dell'Unione dei coltivatori di palma da olio. 

Il blocco delle spedizioni all’estero era stato varato in risposta all’aumento dei prezzi a livello nazionale dell’olio da cucina, bene di prima necessità nel Paese più popoloso del sud-est asiatico. Tuttavia in questo modo si sono ridotti i ricavi per le aziende esportatrici: secondo gli esperti ad aprile l’Indonesia ha perso fino a 3 miliardi di dollari in dazi non riscossi. L’India, tra i maggiori importatori di olio di palma, che dipendeva dall’Indonesia per una fornitura di circa 700mila tonnellate al mese, si è subito rivolta alla Malaysia, secondo produttore globale. 

L’aumento dei prezzi in patria ha però intaccato la popolarità del presidente: negli ultimi giorni il prezzo dell’olio da palma è rimasto fermo a 17mila rupie indonesiane (1,61 dollari) al litro, leggermente in rialzo rispetto alle 14mila rupie (0,95 dollari) delle settimane precedenti. Concentrarsi sulle esportazioni rischia di intaccare ulteriormente il potere di acquisto della popolazione, avvertono gli analisti.

I prodotti a base di olio di palma crudo rappresentano il 12,5% delle entrate dell'Indonesia, mentre l'80% della produzione viene esportato.

Il cambio di passo sul divieto è stato deciso in accordo con almeno altri 30 Stati membri delle Nazioni Unite dopo aver tenuto un incontro sulla sicurezza alimentare globale, gravemente compromessa dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Circa l’80% delle esportazioni mondiali di olio di girasole (usato in cucina come sostituto dell’olio di palma) proveniva dalle due nazioni in conflitto.