Cina: nuovi lockdown per il Covid-19 a Shanghai

Le altre notizie del giorno: la Thailandia legalizza la cannabis. Militari birmani uccidono 11 civili. Il governo indiano eleva il livello di sicurezza per il rischio attentati da parte di al-Qaeda. Tensioni tra Agenzia per l’energia atomica e l’Iran. La Russia non riconosce più il Tribunale europei per i diritti umani.


CINA

Le autorità di Shanghai impongono nuovi lockdown localizzati per combattere il Covid-19. Due milioni di abitanti del popoloso distretto di Minhang dovranno rimanere nelle loro abitazioni per due giorni; previsti anche test di massa. La misura colpisce altri due quartieri cittadini. La popolosa città ha vissuto due mesi di dura chiusura, con proteste popolari e danni all’economia.

THAILANDIA

Bangkok legalizza la produzione e vendita di cannabis: il primo Paese del sud-est asiatico – dove vigono regole antri-droga stringenti – a prendere una tale decisione. Non sarà permesso però l’uso ricreazionale della marijuana. 

MYANMAR

I militari del governo golpista hanno ucciso 11 civili nella regione di Sagaing, una delle più interessate dai scontri tra esercito e oppositori del colpo di Stato. Due delle vittime si erano rifugiate in un tempio buddhista, dato poi alle fiamme dai soldati.

INDIA

Il governo indiano ha innalzato ieri il livello di sicurezza nazionale dopo che è circolata una lettera con cui militanti islamisti riconducibili ad al-Qaeda hanno minacciato attacchi suicidi nel Paese. La missiva arriva dopo la tensione per i commenti offensivi nei confronti del profeta Maometto da parte di due esponenti del partito di governo Bjp.

IRAN

In una risoluzione approvata con i voti dei Paesi occidentali, e respinta da Cina e Russia, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha censurato gli iraniani per non aver risposto alle richieste di chiarimenti sul ritrovamento di tracce di uranio in tre siti non dichiarati. La comunità internazionale da tempo negozia con la Repubblica islamica il ripristino dell’accordo nucleare del 2015.

RUSSIA

La Duma di Stato ha approvato i progetti di legge che autorizzano il Paese a non osservare le decisioni del Tribunale europeo per i diritti umani, a partire dallo scorso 15 marzo, quando la Russia aveva comunicato la decisione di uscire dal Consiglio europeo dei diritti dell’uomo. Le compensazioni dovute per le decisioni precedenti a quella data verranno pagate in rubli.

GEORGIA

A Tbilisi si svolgono azioni di protesta contro l’ingresso nell’Unione europea da parte di rappresentanti dell’estrema destra. Una decina di loro è stata arrestata per aver tentato di bruciare in piazza una bandiera della Ue e aver aggredito due rappresentanti dell’opposizione filo-occidentale, i leader del partito repubblicano Khatuna Samnidze e David Berdzenišvili.