Ci sono voluti quasi sette anni e il coinvolgimento di circa 14mila lavoratori. Il governo ha interamente finanziato il progetto, realizzato da aziende cinesi. Secondo le previsioni grazie all'infrastruttura il Pil delle regioni meridionali aumenterà di oltre il 2%.
Dhaka (AsiaNews) - La prima ministra del Bangladesh Sheikh Hasina ha annunciato l’apertura del ponte Padma posando la targa inaugurale a Mawa, sulla riva nord, nella mattinata del 25 giugno. La Lega Awami ha organizzato a Kathalbari - dove si trova il terminal dei traghetti - nel distretto di Madaripur, una manifestazione pubblica a cui hanno aderito un milione di persone.
Sheikh Hasina ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato alla costruzione del ponte: "Saluto il popolo del Bangladesh", ha dichiarato. "Abbiamo affrontato molti complotti per costruire questo ponte. Ma abbiamo superato tutti gli ostacoli grazie al sostegno del popolo".
La Banca mondiale aveva intentato una causa per corruzione, ma un tribunale canadese aveva stabilito che le accuse erano prive di fondamento, ha aggiunto la premier. In seguito il governo del Bangladesh aveva deciso di non accettare un prestito dalla Banca mondiale e di provvedere in autonomia al finanziamento di 3,6 miliardi di dollari.
Il ponte, lungo 6,15 km, è stato costruito dalla China Major Bridge Engineering Company, mentre il trattamento del fiume è stato effettuato dalla Sinohydro Corporation of China. Dopo il ritiro della Banca mondiale alcuni investitori della Malaysia si erano interessati al progetto, ma non credevano fosse possibile realizzare un ponte così lungo su un fiume turbolento. Ci sono voluti quasi 7 anni e il coinvolgimento di circa 14mila lavoratori locali e stranieri provenienti da 20 Paesi per terminare la costruzione.
Secondo un’indagine, il Padma Bridge aumenterà il prodotto interno lordo del Bangladesh dell'1,23%, mentre quello delle regioni meridionali aumenterà del 2,3%. Almeno 28 milioni di persone beneficeranno in maniera diretta della costruzione, ma saranno 40 milioni le persone che potranno godere di un collegamento stradale con la capitale del Paese.
Alfred Ranjit Mondol, preside della scuola superiore di San Giuseppe della diocesi di Khulna, nella parte meridionale del Bangladesh, ha spiegato ad AsiaNews che il ponte porterà benessere a milioni di persone: "I contadini potranno vendere i loro raccolti a un prezzo preciso, i malati di cancro potranno raggiungere la capitale Dhaka in breve tempo e ricevere cure migliori, molte fabbriche si stabiliranno nella nostra zona e si creerà occupazione".
Prima per andare a Dhaka da Khulna occorrevano dalle 8 alle 10 ore attraversando il fiume Padma in traghetto: ora con il ponte ce ne vorranno solo 4. "La parte meridionale del Paese si svilupperà molto dal punto di vista economico", ha aggiunto il fedele cattolico.