New Delhi vara la 'tassa sugli infuencer'

Con un provvedimento fiscale entrato in vigore il 1 luglio gli omaggi promozionali alle star del web saranno sottoposti a una tassazione alla fonte pari al 10% del valore. Il governo indiano punta ad allargare l'imponibile in un mercato in grande crescita. Il 71% dei giovani racconta di essersi già lasciato guidare da un profilo social nell'acquisto di almeno un prodotto.


New Delhi (AsiaNews) – Dal 1 luglio è entrata in vigore in India la “tassa sugli influencer”. Secondo quanto previsto dalle nuove direttive del Finance Act 2022, quanti promuovono prodotti sui social media pagheranno una tassa del 10% sul valore dei benefit concessi da aziende o enti. La tassa sarà trattenuta alla fonte. I benefit possono essere di qualsiasi natura: contanti, carte regalo, omaggi che superano il valore di 20.000 rupie (poco meno di 250 euro ndr). Il provvedimento si applica anche ai campioni gratuiti di medicinali forniti a ospedali e medici. Per tutti la tassazione non varrà se i prodotti verranno restituiti.

La nuova disposizione varata dal governo indiano mira ad ampliare la base fiscale nel Paese, alla luce della sempre maggiore penetrazione dei social media e l’aumento dei profitti nel settore. Secondo un sondaggio condotto nell’ottobre 2020 da Rakuten Insight quasi il 67% degli intervistati in India ha ammesso di seguire almeno un influencer sulle piattaforme dei social media, mentre solo il 12% dichiarava di non conoscere il significato della parola. Nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni, quasi il 71% degli intervistati ha ammesso di aver acquistato un prodotto sponsorizzato da un influencer. Nel 2021, il settore dell'influencer marketing in India valeva 9 miliardi di rupie indiane (quasi 110 milioni di euro ndr), ma si prevede che nei prossimi cinque anni possa crescere a un tasso del 25%, arrivando a toccare i 22 miliardi di rupie entro il 2025.

Finora di questo giro d’affari avevano beneficiato non solo le grandi star del web, ma anche i micro influencer che potevano contare sul semplice baratto tra i prodotti ricevuti e i post sui loro profili sui social network. Ora con l’introduzione di una tassazione alla fonte gli esperti del settore ritengono che le aziende diventeranno molto più selettive nella scelta dei partner a cui affidarsi per le proprie promozioni.