Vientiane: inflazione al 23%, rischio crisi politica

Il dato è il più alto degli ultimi 22 anni. Da mesi gli esperti avvertono che il Paese potrebbe fare la fine dello Sri Lanka. All'aumento dei prezzi si aggiunge la crisi del debito sovrano. Secondo alcuni la crisi economica rischia sempre più di diventare politica.


Vientiane (AsiaNews/Agenzie) - Il tasso di inflazione in Laos ha superato il mese scorso il 23%, il dato più alto degli ultimi 22 anni. L’aumento dei prezzi del carburante e dei beni di prima necessità accompagnato dal deprezzamento del kip, la valuta locale, ha fatto salire l’indice dei prezzi al consumo sopra il tetto massimo stabilito dal governo del 12%. 

Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato il quotidiano statale Vientiane Times, che ha scritto che nella prima metà dell’anno i prezzi di benzina, gas e oro sono aumentati rispettivamente del 107,1%, 69,4% e 68,7%. Inoltre se a settembre un dollaro veniva scambiato per 9.300 kip, ora il tasso di cambio è fissato a 15mila kip.

Il segno più tangibile della crisi economica sono state a maggio le lunghe code degli automobilisti per il carburante: a causa di una sempre più marcata carenza di valuta estera, il governo non riesce a importare il diesel e la benzina necessari a far funzionare i trasporti e i macchinari agricoli. Anche in Laos quindi, come in Sri Lanka, è la produzione agricola a essere minacciata dall’aumento generale dei costi di produzione.

A tutto ciò si aggiunge la questione del debito sovrano che ammonta a 13,3 miliardi di dollari e che per la maggior parte è stato contratto per finanziare la costruzione di grandi progetti infrastrutturali, tra cui la ferrovia ad alta velocità che collega la capitale Vientiane alla Cina

Come ha fatto notare The Diplomat la crisi economica sta rischiando di diventare politica: il mese scorso il primo ministro Phankham Viphavanh ha rinominato alcuni membri del proprio gabinetto chiamando all’esecutivo dei ministri tecnocrati, e ha formato una task force con il compito di arginare i problemi dati dalla situazione economica. 

Il governo ha quindi emesso una lettera di credito per 200 milioni di litri di benzina in modo da coprire il fabbisogno nazionale per i mesi di luglio e agosto e ha aumentato il salario minimo nazionale nel tentativo di sostenere le fasce più povere della popolazione.

Tuttavia secondo gli esperti si tratta di misure di tamponamento che non risolveranno i problemi strutturali dell'economia laotiana, che hanno invece a che fare con la corruzione, l’evasione fiscale e una strategia di sviluppo basata sulla costruzione di infrastrutture che ha lasciato il Paese fortemente indebitato con la Cina.