Kuala Lumpur ricorda le vittime del volo civile abbattuto in Ucraina otto anni fa
di Steve Suwannarat

Le indagini hanno puntato il dito contro le milizie filorusse, ma la vicenda legale non è ancora conclusa. Il velivolo operava un collegamento tra la Malaysia e i Paesi Bassi. Nessuno dei 238 passeggeri è sopravvissuto.


Kuala Lumpur (AsiaNews) - Oggi il Dewan Rakiat, la Camera bassa del Parlamento malaysiano, ha ricordato la tragica fine del volo civile MH17 operato da Malaysia Airlines e abbattuto da milizie filorusse mentre sorvolava l’Ucraina orientale nel 2014.

“Io e tutti i membri del Dewan Rakiat siamo profondamente dispiaciuti per quell’evento e vogliamo quindi esprimere le nostre più profonda partecipazione alle famiglie e agli amici dei passeggeri, come pure ai membri dell’equipaggio”, ha detto il presidente dell’Assemblea, Tan Sri Azhar Azizan Harun, prima che i parlamentari di alzassero per una preghiera islamica e un minuto di silenzio.

Il 17 luglio 2014 un Boeing 777 che operava un collegamento di linea tra Amsterdam e la capitale della Malaysia Kuala Lumpur, è stato abbattuto da un missile antiaereo lanciato da un’unità delle milizie indipendentiste filorusse. Nessuno dei 283 passeggeri, in maggioranza di cittadinanza olandese, e dei 15 membri dell’equipaggio si è salvato.

Dopo la conclusione delle indagini preliminari da parte dei Paesi Bassi, la Squadra di investigazione congiunta internazionale a guida olandese nel 2016 aveva appurato che a colpire il velivolo era stato un razzo Buk in dotazione alla 53ma brigata missilistica antiaerea delle Forze armate russe di stanza a Kursk. La rotta, fino ad allora molto trafficata, non era stata segnalata come a rischio.

Nel 2019 quattro individui di cui tre militari, a vario livello coinvolti tra le file degli indipendentisti filorussi, sono stati incriminati e nei loro confronti è stato emesso un mandato di cattura internazionale.

La lunga vicenda legale non si è ancora conclusa. L’ultima seduta del tribunale olandese si è tenuta il 10 giugno con l’annuncio del presidente della Corte, il giudice Hendrik Steenhuis, che la prossima seduta si svolgerà il 22 settembre. Si prevede che per quella data la Corte sarà in grado di comunicare quando sarà emessa la sentenza, probabilmente tra il 17 novembre e il 15 dicembre.