India: nuovo decreto sull'istruzione, apre tutte le scuole alle minoranze
di Nirmala Carvalho

"Con questa legge – dice ad AsiaNews p. Joseph, portavoce della Conferenza episcopale indiana – il governo corregge i danni subiti dalle minoranze in campo educativo".


New Delhi (AsiaNews) – "Diamo il benvenuto al nuovo decreto della Commissione nazionale per gli istituti scolastici delle minoranze, che dà a tutti un chiaro segnale: i diritti costituzionali delle minoranze non possono essere calpestati ma devono essere rispettati".

Con queste parole padre Babu Joseph, portavoce della Conferenza episcopale indiana, commenta ad AsiaNews il voto favorevole della Lok Sabha [la Camera del popolo indiana ndr] al decreto sull'istruzione approvato il 10 marzo scorso, che di fatto apre le porte di tutti gli istituti educativi ad ogni cittadino indiano.

La nuova legge, già approvata dalla Rajya Sabha [la Camera degli Stati ndr] dà infatti agli istituti scolastici retti dalle minoranze la possibilità di affiliarsi a qualunque università del Paese: fino ad ora, questa opzione era disponibile solo per sei atenei in tutto il Paese.

M. A. Fatmi, ministro indiano per lo Sviluppo delle risorse umane, ha spiegato nel corso del dibattito parlamentare che ogni Stato dovrà fornire un "certificato di non obiezione" entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto.

Se lo Stato non dovesse fornire il certificato "sarà automatico considerare il gesto come un assenso al decreto" mentre se fornisce obiezioni "dovrà motivarle". In quest'ultimo caso è comunque prevista la possibilità di un appello da parte del richiedente presso la Commissione, che valuterà ogni caso in maniera singola.

"Approvando questo decreto – aggiunge p. Joseph – il governo mette in moto un meccanismo istituzionale che corregge i danni subiti dalle comunità composte da minoranze quando cercano di stabilire o mantenere edifici scolastici per il bene delle loro comunità e dell'intera società".