Pechino protesta per il Libro bianco sulla difesa di Tokyo

Secondo i cinesi, il documento denigra la politica militare del loro governo. I giapponesi puntano a una crescita delle spesa militare al 2% del Pil. Amministrazione Kishida: attacco russo all’Ucraina rischia di diventare un precedente per aggressione cinese nei confronti di Taiwan.


Pechino (AsiaNews) – Sono arrivate subito le proteste ufficiali cinesi per il Libro bianco sulla difesa pubblicato ieri dal governo giapponese. Il ministero cinese degli Esteri ha dichiarato che il documento “lancia accuse e denigra la politica militare della Cina, il suo sviluppo di mercato e le sue legittime attività marittime”.

Tokyo indica come crescenti minacce alla sua sicurezza nazionale le “intimidazioni” di Pechino a Taiwan, le ripercussioni dell’invasione russa dell’Ucraina e la vulnerabilità della catena globale di approvvigionamento in ambito tecnologico.

Secondo i cinesi, il Giappone esagera la cosiddetta minaccia della Cina e interferisce nei suoi affari interni riguardo allo status di Taiwan: un modo per giustificare i suoi progetti di rafforzamento militare. Il Libro bianco spiega che il Giappone punta ad accrescere il budget della difesa al 2% del Pil, soprattutto per sviluppare le sue capacità di contrattacco.

Il governo di Fumio Kishida sottolinea di temere un ampliamento dei legami militari tra Pechino e Mosca a causa del conflitto ucraino. Tokyo si è schierata con Usa ed Europa nel condannare e sanzionare l’aggressione russa. Per i giapponesi, la mossa del Cremlino è una palese violazione del diritto internazionale che rischia di creare un precedente, incentivando una azione armata contro Taiwan, che la Cina considera una provincia “ribelle” da riconquistare.

Giappone e Cina hanno una contesa territoriale sulle isole Senkaku (Diaoyu per i cinesi) nel Mar Cinese orientale, che molti analisti vedono in futuro come un possibile teatro di scontro armato tra i due Paesi.