Arrestato il boss coreano delle metanfetamine, ma il traffico continua a crescere
di Guido Alberto Casanova

Kim Hyung-ryul gestiva la produzione e i rifornimenti dal Vietnam. Telegram utilizzato per gestire lo spaccio. Nei primi sei mesi del 2022 i carichi di droga intercettati dalla polizia di Seoul sono aumentati dell'11,2%, in crescita i consumatori tra i giovanissimi.


Seoul (AsiaNews) - Per circa tre anni da Ho Chi Minh City, a oltre 3mila chilometri dalle coste della Corea, Kim Hyung-ryul è stato uno dei più importanti signori della droga sudcoreani dell’Asia sud-orientale. Oggi però, Kim è in manette a Seul in attesa del proprio giudizio. “Dopo tre anni di cooperazione col ministero della pubblica sicurezza del Vietnam, Kim è stato arrestato il 17 luglio e rimandato in Corea il 19”, ha annunciato l’Agenzia nazionale della polizia sudcoreana.

Kim era uno dei principali produttori di metanfetamine nell’area, oltre che di cannabinoidi sintetici, tanto che altri signori della droga sparsi per il Sud-est asiatico facevano affidamento sui suoi rifornimenti provenienti dal Vietnam. Secondo la polizia il suo gruppo avrebbe incassato oltre 5,4 milioni di dollari a partire dal 2018. “Si tratta solo di una stima” ha detto la polizia, “l’esatta misura della distribuzione sarà resa pubblica quando approfondiremo le indagini, ma ci aspettiamo che sia molto più ampia”.

Kim era stato segnalato dall’Interpol nel giugno 2019 ed era già ricercato in tutta la Corea da almeno un anno prima. Dopo la sua localizzazione, una squadra della polizia sudcoreana si era recata in Vietnam per organizzarne la cattura. Assieme a lui sono stati arrestati altri 20 sudcoreani complici nel commercio degli stupefacenti.

Il gruppo gestiva lo spaccio attraverso Telegram e controllava una parte consistente del mercato in Corea del Sud. Gli altri due signori della droga con cui Kim si divideva le piazze coreane, uno basato nelle Filippine e l’altra in Cambogia, sono stati arrestati recentemente. Ora, dopo l’arresto di Kim, la polizia sudcoreana sta concentrando la sua attenzione sulla rete di smercio e di acquirenti che l’organizzazione aveva istituito nel Paese.

All’arresto dei tre maggiori produttori e distributori della droga in Corea del Sud fa però da contraltare l’aumento del traffico di stupefacenti registrato nei primi sei mesi del 2022. Secondo le informazioni rilasciate dalla polizia, i carichi di droga intercettati sarebbero aumentati dell’11,2% rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso. In particolare, si è registrato il quasi raddoppio delle metanfetamine confiscate: la crescita è da attribuire soprattutto alle importazioni dal Sud-est asiatico.

La diffusione degli stupefacenti in Corea del Sud è un fenomeno che interessa sempre più da vicino le giovani generazioni. L’anno scorso il 71% delle sentenze per reati collegati alla droga riguardava la categoria degli under-40, un dato che negli ultimi anni è stato in costante crescita. Al momento, infatti, l’incidenza di questa categoria demografica sul totale dei detenuti per reati di droga è ancora del 58,9%, come riportato dal commissario della polizia metropolitana di Seul. Per molti di loro si tratta della prima sentenza.