Hong Kong: confermato dal 19 al 23 settembre il processo al card. Zen

Il porporato andrà alla sbarra insieme a cinque esponenti del fronte democratico. Sono accusati di non aver registrato un fondo di beneficienza di cui erano amministratori fiduciari. La difesa invoca il diritto di associarsi come previsto dalla mini-Costituzione locale.


Hong Kong (AsiaNews) – La Corte di West Kowloon ha fissato dal 19 al 23 settembre lo svolgimento del processo al card. Joseph Zen Ze-kiun, e a cinque noti esponenti del fronte democratico: tutti accusati di non aver registrato correttamente un fondo umanitario di cui erano amministratori fiduciari. La decisione è arrivata ieri a una udienza preliminare presieduta dalla giudice Ada Yim, come riporta la Hong Kong Free Press.

La polizia aveva arrestato il vescovo emerito della città e gli altri imputati con la ben più grave accusa di “collusione” con forze straniere, in violazione della draconiana legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino nell’estate 2020.

Oltre al porporato andranno alla sbarra la nota avvocata Margaret Ng, la cantante-attivista Denise Ho, l’ex parlamentare Cyd Ho, l’accademico Hui Po-keung e l’attivista Sze Ching-wee. Cyd Ho è già in prigione per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata. Tale accusa ha colpito diverse personalità democratiche, tra cui il magnate cattolico Jimmy Lai, dopo che Pechino ha imposto nel giugno 2020 una draconiana legge sulla sicurezza nazionale.

Fino alla sua chiusura nell’ottobre scorso, il Fondo 612 ha assistito migliaia di manifestanti pro-democrazia coinvolti nelle proteste del 2019. Tutti gli imputati si sono dichiarati non colpevoli: i loro difensori hanno messo in questione che l’organizzazione benefica avesse l’obbligo di registrarsi in base alla Societies Ordinance. La difesa chiede anche che nell’interpretazione dell’ordinanza si tengo conto del diritto dei cittadini ad associarsi sancito dalla mini-Costituzione locale (Basic Law).

Senza l’incriminazione per minacce alla sicurezza nazionale, gli imputati rischiano al massimo una pena pecuniaria di 1.750 dollari.

 

(Foto HKFP)