Aleppo, un nuovo arcivescovo siro-ortodosso al posto di quello rapito

A più di nove anni dal sequestro di mar Yohanna Ibrahim designato un successore: si tratta del monaco Boutros Kassis che già dal 2019 era stato designato vicario patriarcale per la martoriata comunità. Una scelta analoga era già stata compiuta l'anno scorso dai greco-ortodossi per l'altro presule rapito nel 2013. 


Aleppo (AsiaNews) – La Chiesa siro-ortodossa ha designato ufficialmente un nuovo arcivescovo ad Aleppo come successore di Yohanna Ibrahim, rapito il 22 aprile 2013 insieme all’arcivescovo greco-ortodosso Boulos Yaziji mentre rientravano dalla Turchia in Siria in uno dei momenti più bui della guerra. Di loro non si è più avuta alcuna notizia.

Il patriarca della Chiesa siro-ortodossa Ignazio Efrem II ha confermato l'elezione unanime da parte del Sinodo del nuovo arcivescovo di Aleppo Boutros Kassis. Secondo una nota diffusa dal patriarcato, la decisione è arrivata dopo l'incontro dei sacerdoti, dei membri dei consigli religiosi e dei responsabili dei comitati e delle istituzioni ecclesiastiche della diocesi di Aleppo con il patriarca.

Boutros Kassis, 47 anni, dall’ottobre 2019 ricopriva già l’incarico di assistente patriarcale con l’incarico specifico di vicario per Aleppo. Il protrarsi della situazione ha spinto a riconoscere la necessità di una nuova guida permanente per la comunità siro-ortodossa locale e il 27 luglio scorso la sede era stata dichiarata ufficialmente vacante.

Un passo analogo era stato già compiuto dal Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia che nell’ottobre 2021 aveva nominato il metropolita Efrem Maalouli per la sede di Aleppo lasciata senza un arcivescovo del rapimento di Boulos Yaziji.

Il nuovo arcivescovo siro-ortodosso Boutros Kassis ha studiato ingegneria elettronica all’Università di Aleppo, prima di dedicarsi agli studi teologici compiuti a Sednaya e poi a Salonicco.