Le banche libanesi resteranno chiuse a tempo ‘indefinito’

Le notizie di oggi: Phnom Penh aumenta il salario minimo a 203 euro mensili, per i sindacati non è sufficiente; studenti di una business school a Wuhan protestano contro tagli all’energia elettrica e lockdown per il Covid; oltre il 55% dei contenuti online di natura “islamofobica” proviene dall’India; Seoul punta a tornare alla normalità pre-pandemia entro la prossima primavera; dopo la mobilitazione militare di Putin è caccia al biglietto per fuggire dal Paese. 


LIBANO
Le banche libanesi, che dovevano riaprire oggi, resteranno chiuse a tempo “indefinito”. A darne l’annuncio è l’associazione degli istituti di credito del Paese. Dietro la decisione di mantenere il blocco, i “rischi” in cui incorrono impiegati e dipendenti dopo gli assalti - almeno sette in pochi giorni - degli stessi correntisti che sequestrano il personale pur di accedere ai propri conti congelati.

CAMBOGIA
Il governo cambogiano ha disposto un aumento del salario minimo, che dal prossimo anno sarà di circa 203 euro mensili. Tuttavia, sindacalisti ed esperti del lavoro criticano una somma che innalza di soli 6 euro lo stipendio base, insufficiente a coprire il costo della vita legato all’inflazione. In fase di trattativa i rappresentanti dei lavoratori chiedevano una somma fra i 206 e i 216 euro mensili. 

CINA
Centinaia di studenti di una business school di Wuhan, città diventata famosa per essere stata il primo epicentro della pandemia, hanno promosso da alcuni giorni una protesta. Nel mirino i tagli alle forniture di energia elettrica e il duro-lockdown (unito a test di massa) imposto dalle autorità all’interno del campus nell’ambito della politica “zero-Covid” imposta da Pechino. 

INDIA
Oltre il 55% dei contenuti online di natura “islamofobica” proviene dall’India. Lo rivela uno studio dell’Islamic Council of Victoria (Icv), in Australia, che ha analizzato i messaggi pubblicati nel biennio agosto 2019-2021. Considerando Twitter, quelli di carattere pregiudizievole e discriminatorio verso l’islam sono oltre 871mila, seguono gli Usa con poco meno di 290mila. 

COREA DEL SUD
La Corea del sud potrà tornare ad una normalità pre-pandemia in primavera del prossimo anno. Entro quella data dovrebbero essere cancellate tutte le misure restrittive, compreso l’obbligo di mascherine nei luoghi chiusi. A dirlo è il capo della task-force anti-Covid di Seoul. Il virus non sparirà, ma il Paese sarà in grado di affrontarlo al meglio pur a fronte di continue infezioni. 

RUSSIA
Dopo l’annuncio di Putin sulla mobilitazione al servizio militare fino a 50 anni, i russi si sono precipitati ad acquistare tutti i possibili biglietti per fuggire all’estero, pagando fino a 10mila euro per volare in Turchia, Armenia o Georgia. I biglietti per Istanbul sono andati esauriti in pochi minuti. In tutto il Paese si registrano manifestazioni di protesta, diversi gli arresti compiuti.

ARMENIA- AZERBAIJAN
Erevan ha celebrato la festa dell’indipendenza, ricordando il referendum del 21 settembre 1991 in cui la stragrande maggioranza della popolazione votò per l’uscita dall’Unione Sovietica (Urss) e la formazione di uno Stato autonomo. Le feste si sono svolte in tono dimesso, a causa del lutto per i morti e feriti nei recenti scontri con l’Azerbaigian.