Casa St. Anthony, 50 anni accanto alle donne anziane sole di Mumbai
di Nirmala Carvalho

Nel quartiere di Bandra le Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento hanno festeggiato mezzo secolo di attività della struttura che accoglie vedove e nubili in condizioni di indigenza. “Trattiamo ogni singola donna anziana con tenerezza e amore e accettiamo ognuna con i suoi limiti e la sua forza".


Mumbai (AsiaNews) – Nella festa di san Francesco d’Assisi ha festeggiato i suoi 50 anni di attività a Mumbai la Casa per anziani St. Anthony, dove le Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento si prendono cura delle donne anziane abbandonate. È stato il vescovo ausiliare mons. John Rodrigues a presiedere una Messa di ringraziamento in occasione del giubileo d'oro in questa struttura che nell’arco di decenni ha accolto migliaia di persone. Le suore si impegnano a provvedere ai bisogni fisici, sociali, emotivi e spirituali di queste persone anziane che necessitano di assistenza, in un ambiente amorevole, premuroso, dignitoso e cristiano.

Sr. Nirmala, superiora delle Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento, racconta ad AsiaNews: “Prima della pandemia accoglievamo 60 donne ultrasettantenni nella nostra casa, ma durante gli ultimi tre anni non abbiamo potuto ammettere le persone che si rivolgevano a noi, perché non erano vaccinate contro il Coronavirus o avevano altri problemi. Per questo motivo il numero delle ospiti si è ridotto a 45. La nostra casa accoglie persone economicamente povere, vedove o nubili di età superiore ai 70 anni. È un’opera che si fonda sulla generosità dei benefattori”.

“Trattiamo ogni singola donna anziana con tenerezza e amore e accettiamo ognuna con i suoi limiti e la sua forza - continua sr. Nirmala -.  Portiamo conforto e speranza alle donne anziane e le facciamo sentire a casa loro e utili alle altre.  Le ascoltiamo e cerchiamo di aiutarle ad accettare la loro età, la malattia, la solitudine e la frustrazione. C'è una sorella che si occupa specificamente delle cure mediche palliative. Quando arriva l’ora della morte rimaniamo con la persona in preghiera fino all'ultimo respiro".

Nella Casa St. Anthony vengono festeggiati tutti i compleanni e le ricorrenze, e vengono proposte vari tipi di attività ricreative adatte all'età, esercizi fisici, programmi di intrattenimento, giochi e picnic. Le ospiti seguono le notizie alla televisione e i programmi di intrattenimento su Youtube, ma sono coinvolte anche in piccoli lavori domestici, come tagliare le verdure o tenere le loro stanze pulite e ordinate

“Oltre al benessere fisico e mentale - aggiunge ancora sr. Nirmala - ci concentriamo anche su quello spirituale con la celebrazione quotidiana della Messa, il Rosario, la Coroncina della Divina Misericordia, l'adorazione del Santissimo Sacramento e il sacramento della Riconciliazione. Anche le residenti non cattoliche seguono tutto ciò che avviene nella casa: non sono obbligate, ma spesso partecipano anche loro ai momenti di preghiera”.

“Ringraziamo Dio per ciò che ha fatto in questi 50 anni attraverso questa istituzione – ha commentato nell’omelia della Messa di ringraziamento mons. John Rodrigues -. Siamo grati alle pioniere che vollero questa Casa, alle suore che hanno servito in questi 50 anni, ai benefattori anche di altre religioni, ai collaboratori, ai volontari, al personale. San Francesco d'Assisi continui a ispirarci a seguire radicalmente il Vangelo e che possiamo sperimentare la presenza di Cristo nell'amore e nel servizio”.