Thailandia, l'impegno della Chiesa per le minoranze etniche
di Weena Kowitwanij

"Non vanno messe ai margini della società – spiega ad AsiaNews il direttore della Commissione episcopale thailandese per l'aiuto ai rifugiati – ma devono essere aiutate a stare in piedi da sole".


Maesot Tak (Asianews) – L'impegno della Chiesa thailandese "è rivolto anche alle minoranze, spesso emarginate, che devono essere rispettate perché possono dare un grande aiuto alla nazione".

Con queste parole padre Manat Supphalak, direttore della Commissione episcopale per l'aiuto ai rifugiati, parla della missione evangelizzatrice nei confronti delle comunità di rifugiati che si trovano nel Paese.

"Per prima cosa – dice ad AsiaNews – dobbiamo imparare a rispettarli ed a non renderli degli emarginati sociali: sono thailandesi, e come tali devono essere trattati. In secondo luogo, abbiamo il dovere morale di lavorare affinché possano vivere un vero sviluppo economico delle loro comunità, aiutandoli a stare in piedi da soli. Gettare loro degli aiuti alimentari non li aiuta per nulla".

"Di solito – spiega - affrontiamo questo tipo di problema: il governo non può aiutare queste minoranze perché loro stesse non hanno coscienza di essere thailandesi e quindi non cercano di accedere ai programmi educativi o sanitari predisposti dal governo. Questo è uno dei motivi per i quali i Karen [popolazione che vive nelle colline thailandesi ndr] non parlano thai e non usano i metodi previsti dalla medicina moderna".

"Gli aiuti economici – continua – sono una problematica ancora più estesa. Quando il governo presta loro del denaro, essi non sono in grado di farlo fruttare o di predisporre dei piani di sviluppo interno: lo spendono e basta. Quando arriva il momento di saldare il debito, sono costretti a vendere i loro beni, ma a volte anche la loro terra, unica fonte di sostentamento".

Sul piano dell'evangelizzazione, padre Supphalak spiega: "Lavoro con i Karen da quattro anni, e in questo periodo sono riuscito a spiegare ad alcuni di loro come funziona l'apparato statale. Ora hanno allacci idrici ed elettrici. Grazie alla diocesi di Nakhon Sawan, ho creato una scuola per questa minoranza nella quale seguiamo i giovani. Fra di loro, 20 sono in grado di arrivare al diploma e, una volta ottenuto, si sono impegnati a tornare qui a lavorare per lo sviluppo di tutta la comunità. Evangelizzare significa anche questo ".

La Thailandia ha sei minoranze principali: Karen, Hmang, Lahu, Lisu, Mien ed Akha. I Karen si sono stabiliti nel Paese nel 18° secolo e, con quasi 300 mila membri, formano il gruppo etnico più grande.