Kuala Lumpur si avvia a elezioni anticipate
di Steve Suwannarat

Ieri il primo ministro ha sciolto il Parlamento. L'Umno, che governava con una maggioranza risicata, sta cercando di capitalizzare il momento favorevole. Principale problema dell'esecutivo sarà la gestione della crisi economica: gli aumenti dei prezzi hanno generato grande incertezza.


Kuala Lumpur (AsiaNews) – Il primo ministro Ismail Sabri Yaakub ha annunciato ieri lo scioglimento del Parlamento e l’avvio delle procedure per le elezioni anticipate, date per certe già il 9 ottobre, dopo che il re Al-Sultan Abdullah Ri'ayatuddin Al-Mustafa Billah Shah aveva acconsentito alla richiesta del governo, pur manifestando insoddisfazione per i recenti sviluppi politici.

Il Paese si avvia così verso una campagna elettorale e al voto (il terzo dal 2018) che sarà tenuto entro dicembre - anziché a settembre 2023 - in una situazione che, come anche il sovrano ha sottolineato, risentirà non solo del clima politico e delle difficoltà economiche, ma, da metà novembre, anche della stagione monsonica.

Il governo si è mosso in fretta anche per presentare, lo scorso 7 settembre, il bilancio pari a 80,06 miliardi di dollari, tra i maggiori mai presentati dall’indipendenza e approvato in una situazione di grande incertezza fino alla prospettiva di un rallentamento della crescita economica.

Il 30 settembre il consiglio supremo dell’Umno (United Malays National Organisation), principale partito di una maggioranza risicata, aveva già deciso di voler anticipare le elezioni entro l’anno. Particolarmente determinata la posizione del presidente del partito, Ahmad Zahid Hamidi, dopo che a maggio 2018 - per la prima volta in 60 anni - l'Umno ha perso le elezioni. È tornato al governo dopo che il re ha scelto Yaakub come premier il 20 agosto 2021. Hamidi, che deve rispondere di 47 capi d’imputazione per corruzione, riciclaggio di denaro e violazione penale della fiducia, sta cercando di consolidare quello che potrebbe essere un momento favorevole nonostante si sia appena conclusa la vicenda legata allo scandalo del fondo 1Mdb, che ha sentenziato 12 anni di carcere per corruzione e riciclaggio di denaro all’ex premier Najib Razak. La sua sorte, tuttavia, potrebbe cambiare con il voto, con un’ eventuale grazia reale chiesta da più parti.

Oltre agli interessi politici, a guidare la campagna elettorale saranno le questioni economiche (quest’anno la crescita è prevista tra il 6,5 e il 7% ma in calo di almeno due punti nel 2023), inflazione e aumento dei prezzi, la corruzione endemica, il complicato rapporto tra etnie e religioni. La leva del nazionalismo usato contro le minoranze e una politica di elargizioni a favore della maggioranza musulmana restano elementi decisivi della politica dell’Umno.