Polizia di Hong Kong ‘irritata’ da una vignetta satirica pubblicata da giornale pro-Pechino

L’insolita illustrazione mostra agenti in tenuta antisommossa che chiedono alla preside di una scuola come si siano comportati gli studenti: per le Forze dell’ordine è un danno d’immagine. Almeno 14 scolari sospesi per non aver assistito all’alzabandiera. Con legge sulla sicurezza incarcerati anche minorenni. I vignettisti scappano dalla città.


Hong Kong (AsiaNews) – La polizia cittadina ha reagito con irritazione alla pubblicazione di una vignetta satirica sul Ming Pao: un fatto insolito se si considera che il quotidiano è allineato con l’establishment pro-Pechino.

L’illustrazione, apparsa ieri, mostra agenti in assetto antisommossa davanti a una scuola che domandano alla preside cosa abbiano combinato gli studenti durante la giornata: “Imprecare, smarrire un cancellino, custodire puntatori laser negli zaini, rispondere e intimidire gli insegnanti”, sono i “reati” elencati dalla dirigente scolastica.

Per il comando di polizia si tratta di una errata rappresentazione di ciò che fanno le Forze dell’ordine, un vero e proprio danno d’immagine. A quanto riporta la Hong Kong Free Press, il vice commissario per le relazioni pubbliche Joe Chan ha espresso ai vertici del Ming Pao la preoccupazione che i lettori possano associare alla vignetta quanto accaduto la scorsa settimana alla St. Francis Xavier’s School. Le autorità della scuola hanno sospeso per tre giorni 14 studenti accusati di non aver assistito all’alzabandiera mattutino.

La diatriba tra polizia e il Ming Pao arriva poi a pochi giorni dalla condanna a tre anni di carcere comminata a cinque minorenni. L’imputazione è di aver sostenuto il rovesciamento del governo centrale; un tribunale li ha giudicati in base alla legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino nel 2020 per silenziare il movimento pro-democrazia e cancellare il dibattito pubblico.

L’autore della vignetta incriminata è Wong Kee-kwan, in arte Zunzi. In passato ha disegnato strisce comiche anche per Apple Daily. Il giornale indipendente, fondato dal magnate cattolico Jimmy Lai (da tempo in prigione), ha dovuto chiudere lo scorso anno dopo l’apertura di una indagine nei suoi confronti da parte della polizia per la sicurezza nazionale. Negli ultimi mesi diversi vignettisti hanno lasciato Hong Kong per timori riguardo alla libertà d’espressione.

Nonostante i suoi legami con le autorità, in un sondaggio del 2019 condotto dalla Università cinese di Hong Kong il Ming Pao si è classificato come secondo giornale a pagamento più credibile, dietro al South China Morning Post e davanti ad Apple Daily.

 

(Foto: Ming Pao, Hkfp, Twitter)