Il riconoscimento dell'International Christian Organization of Media per l'opera coraggiosa svolta nella difesa dei "diritti fondamentali come base per un dialogo fruttuoso". Il fondatore e direttore Mughal: "Continueremo a lottare per l'abolizione della legge sulla blasfemia e la rimozione del materiale d'odio contro le minoranze nei testi scolastici".
Lahore (AsiaNews) – Alla rivista Minority Concern Pakistan è stato assegnato il premio internazionale Titus Brandsma per la promozione del dialogo promosso dall'International Christian Organization of Media (Icom) che ha sede a Ginevra in collaborazione con la provincia olandese dei Carmelitani.
Il Premio internazionale per la promozione del dialogo si propone di valorizzare le iniziative volte a sostenere la dignità umana, a sanare le ferite e a promuovere il dialogo in ogni circostanza attraverso i media. Il premio è stato istituito in memoria di Titus Brandsma (1881-1942), carmelitano olandese e giornalista morto martire dei nazisti a Dachau, proclamato santo da papa Francesco nel maggio scorso.
Minority Concern Pakistan è una rivista trimestrale pubblicata dal 2006: si occupa di notizie sulle minoranze religiose e sulla libertà religiosa nel Paese, generalmente assenti nei media nazionali pakistani. Aftab Alexander Mughal, giornalista cristiano pakistano attualmente residente nel Regno Unito, è il suo fondatore e il direttore della rivista. Nella motivazione del premio l’Icom sottolinea come la rivista non esisti ad assumere rischi “per garantire i diritti fondamentali come la libertà, il rispetto e l'attenzione per l'altro come basi di un dialogo fruttuoso che può illuminare le persone e quindi portare al benessere e al bene comune di tutti”.
Gli articoli di Minority Concern Pakistan i suoi webinar settimanali sono uno strumento per promuovere il dialogo tra le comunità minoritarie (non musulmane) e maggioritarie (musulmane) per sostenere l'uguaglianza, la coesistenza pacifica, la giustizia sociale e la dignità umana. Viene inoltre utilizzato per esercitare pressioni su parlamentari, politici e società civile per promuovere i diritti di cristiani, indù, sikh e ahmadi in base agli standard e ai trattati internazionali.
Mughal ha commentato ad AsiaNews questo riconoscimento: “Crediamo nel giornalismo professionale, nella libertà degli individui e delle comunità, nella libertà dei media e nella libertà di espressione. Attraverso la rivista, ci battiamo per l'uguaglianza dei diritti delle minoranze religiose nella Repubblica islamica del Pakistan, in particolare per l'abrogazione delle leggi sulla blasfemia e per la rimozione del materiale d'odio contro le minoranze dai libri di testo scolastici e dai media nazionali. Il premio rafforzerà il nostro impegno a portare avanti un giornalismo basato sui valori per i diritti delle fasce sociali svantaggiate in Pakistan”.