Xi schiaccia l’opposizione interna: terzo mandato e pieno controllo del Politburo

Il leader supremo si prende tutto al termine del 20° Congresso del Partito comunista cinese. Scelta la fedeltà nei suoi confronti rispetto alle effettive capacità, soprattutto in ambito economico.  Li Qiang prossimo premier: durante il lockdown ha lasciato milioni di abitanti di Shanghai senza viveri.


Pechino (AsiaNews) – Xi Jinping schiaccia ogni forma di opposizione interna: si assicura un terzo mandato al potere che lo avvicina a figure storiche come Mao Zedong e Deng Xiaoping, e pone le basi per prolungare ancor di più la sua permanenza al potere. Oltre al leader supremo, solo suoi alleati compongono il Comitato permanente del Politburo (Ufficio politico), il vero organo decisionale del regime.

Dalla composizione del Comitato centrale del Partito comunista cinese, svelato ieri al termine del suo 20° Congresso, già si intuiva che Xi aveva vinto su tutti i fronti. Ne sono rimasti esclusi l’attuale premier Li Keqiang e Wang Yang, esponenti di punta della Lega della gioventù comunista, la fazione di Hu Jintao. A favore di telecamere, il predecessore di Xi ieri è stato portato via in modo plateale dalla sala del Congresso: in via ufficiale si parla di un “malore”; più di qualche osservatore parla invece di mossa “punitiva” contro la vecchia guardia.

Con l’annuncio di stamane Xi mantiene la carica di segretario generale del Partito e capo della Commissione militare centrale. A marzo, durante la sua sessione annuale, l’Assemblea nazionale del popolo (Anc) sanzionerà la sua rinomina alla presidenza del Paese, insieme a tutte le altre principali cariche di governo.

Da come Xi ha presentato i nuovi membri del Comitato permanente del Politburo si può speculare su quali saranno i loro futuri ruoli. Numero due del Partito diventa Li Qiang, segretario del Pcc di Shanghai: sarà il nuovo premier. Zhao Leji, confermato nell’organo, guiderà con ogni probabilità l’Anc. Nella scala gerarchica il nuovo numero quattro è Wang Huning (confermato anch’egli), che sarà a capo della Conferenza politica consultiva del popolo cinese.

Cai Qi, segretario del Pcc a Pechino, sarà il nuovo capo del Segretariato del Partito. Li Xi, segretario del Partito nel Guangdong, è dato come responsabile della potente Commissione disciplinare. Completa la lista Ding Xuexiang, uno stretto collaboratore di Xi.

Xi ha messo la fedeltà nei suoi confronti davanti alle effettive capacità, soprattutto in ambito economico. Colpisce la nomina a premier di Li Qiang, criticato per la sua gestione del lockdown a Shanghai, quando in primavera milioni di abitanti erano rimasti senza viveri. Un suo possibile rivale alla vigilia del Congresso, l’attuale vice premier Hu Chunhua, non è stato inserito nemmeno tra i 24 componenti del Politburo, il secondo organo per importanza del Partito.