Conferenza islamica chiede rispetto per tutte le religioni e condanna le violenze

Le conclusioni della "Conferenza internazionale per la difesa del Profeta" che ha riunito 300 studiosi, trascurate dalla stampa araba che evidenzia soprattutto le parole degli imam danesi per la prosecuzione del boicottaggio.


Manama (AsiaNews) – Rispetto per tutte le religioni, dialogo con l'Occidente per far conoscere meglio Maometto e l'islam, creazione di una organizzazione internazionale che garantisca il rispetto verso il profeta, esame dei mezzi non violenti, boicottaggio compreso, per protestare contro la pubblicazione delle "vignette blasfeme", rifiuto delle distruzioni di luoghi di culto, ambasciate e quant'altro. Sono le conclusioni della "Conferenza internazionale per la difesa del Profeta", che si è conclusa ieri sera a Manama, in Bahrein, alla quale hanno preso parte 300 imam e studiosi islamici.

Conclusioni tutto sommato trascurate dalla stampa araba, che, quando ne ha parlato, ha sottolineato sorattutto le affermazioni dei sei imam danesi presenti all'incontro, che hanno negato di essersi espressi per la sospensione del boicottaggio in atto contro i prodotti danesi e degli altri Paesi nei quali sono state pubblicate le vignette. In tal senso ha titolato il suo servizio Al Jazeera, che ha dedicato alla prosecuzione del boicottaggio praticamente l'intero servizio e solo nelle ultimissime battute ha accennato al comunicato finale della Conferenza, che parla anche di "dialogo costante con l'Occidente". Analogamente Arab News, il quale aggiunge che "importanti esponenti musulmani, inclusi gli sheikh Youssef Al-Qaradawi del Qatar e Salman Al-Awdah dell'Arabia Saudita, "hanno condannato le proteste violente". "E' diritto dei musulmani – ha aggiunto Al-Qaradawi, che ha presieduto la conferenza – boicottare coloro che hanno danneggiato loro ed il loro profeta". Egli si è anche espresso a favore di "forti pressioni" sull'Onu per ottenere una forte condanna della diffamazione delle religioni".

Largo spazio alle conclusioni della conferenza è dato da IslamOnline. "I partecipanti – riferisce – hanno concordato sulla necessità di organizzare e proseguire negli sforzi per promuovere in Occidente la vera immagine dell'Islam". "Il dialogo – ha sostenuto in proposito il predicatore televisivo egiziano Amr Khaled – è uno strumento per promuovere in Occidente la conoscenza di ciò che per i musulmani è sacro". Lo stesso punto di vista è stato espresso dal portavoce della Conferenza, Soliman Al-Buthi. "Crediamo che l'incidente è avvenuto a causa dell'ignoranza nei confronti del Profeta". "Dobbiamo – ha aggiunto – educare l'Occidente sul chi era il Profeta ed avere un dialogo aperto con l'Occidente".