Marcos Jr. vieta le scommesse on line sui combattimenti tra galli

Con un ordine esecutivo il presidente filippino ha formalizzato il bando dell'"e-sabong", disposto solo oralmente a maggio da Duterte. Una forma di gioco d'azzardo esplosa con la pandemia e che il governo filippino ha inizialmente tollerato per gli introiti che garantiva alle casse dello Stato. Ma ad aprile un rapporto del Senato aveva portato alla luce la scomparsa di ben 34 persone legate a questo business.


Manila (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr. ha confermato la sospensione dell’e-sabong, le scommesse on line sui combattimenti tra i galli. Con un ordine esecutivo emesso il 28 dicembre ha definito il divieto una “necessità urgente”, in linea con “l'obbligo primario dello Stato di proteggere la salute e la morale pubblica e di promuovere la sicurezza e il benessere generale”.

Già il suo predecessore Rodrigo Duterte, in maggio, aveva annunciato una stretta in questo senso, ma senza emanare un’ordinanza specifica. L’e-sabong era esploso nelle Filippine durante la pandemia: con il lockdown le tradizionali arene per le scommesse su questi combattimenti - una forma di gioco d’azzardo molto radicata nel Paese - si erano spostate online con un giro d’affari crescente. Lo stesso Duterte, inizialmente, sembrava mostrarsi più sensibile ai 640 milioni di pesos di introiti (oltre 10 milioni di euro) che il sistema dell’e-sabong portava ogni mese nelle casse dello Stato. Ma il rapporto di una commissione di inchiesta del Senato che ad aprile aveva parlato di ben 34 persone scomparse nel nulla, tutte per vicende legate all’e-sabong, aveva portato il dipartimento degli Interni a premere sul presidente per l’adozione del divieto.

Ora la direttiva di Marcos Jr lo formalizza, prevedendo il divieto di trasmettere in live-streaming i combattimenti di galli al di fuori delle arene di combattimento autorizzate, indipendentemente dalla collocazione della piattaforma per le scommesse. Alla Philippine Amusement and Gaming Corporation (Pagcor), la concessionaria pubblica per giochi e scommesse, viene chiesto di assicurare d’intesa con le amministrazioni locali e la polizia l'applicazione della direttiva, intraprendendo azioni appropriate contro i trasgressori della legge.

 

Foto: Flickr / Vincent Supetran

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