Phnom Penh: aree protette sul Mekong per salvare raro delfino

Lo ha dichiarato oggi il primo ministro cambogiano Hun Sen dopo che il mese scorso ne sono morti tre esemplari a causa delle reti da pesca. Il numero della specie Irrawaddy è passato da 200 a 90. Gli animali hanno attratto anche il turismo locale, ha sottolineato il premier.


Phnom Penh (AsiaNews/Agenzia) - Il primo ministro cambogiano Hun Sen ha ordinato oggi la creazione di zone di conservazione per proteggere i delfini Irrawaddy, una specie a rischio di estinzione. Noti per il loro becco corto, un tempo nuotavano lungo tutto il Mekong, il più importante corso d’acqua dell’Indocina, che oltre ad attraversare la Cambogia bagna anche la Cina, il Myanmar, il Laos, il Vietnam e la Thailandia. Tuttavia da decenni i delfini Irrawaddy si trovano solo in un tratto di circa 190 km nella provincia nord-orientale di Kratie al confine con il Laos: a causa della perdita di habitat e delle pratiche di pesca intensiva il loro numero è passato dai 200 del 1997 ai 90 di oggi.

Hun Sen ha dichiarato che verranno posti segnali galleggianti intorno alle zone protette, in cui sarà in vigore un “divieto assoluto” di pesca: "Il fiume Mekong, che ospita delfini e specie ittiche a rischio estinzione, deve essere gestito in modo che i delfini non muoiano a causa delle reti da pesca", ha spiegato il premier, aggiungendo che la presenza degli animali ha contribuito al turismo locale.

Il mese scorso tre giovani delfini sono morti perché rimasti imbrigliati nelle reti dei pescatori, allarmando gli ambientalisti, che hanno chiesto lo stanziamento di pattuglie diurne e notturne per proteggere gli altri esemplari della specie dalla pesca illegale.

Secondo il Wwf (World Wide Fund for Nature) nel 2022 sono morti 11 delfini, portando a 29 il conteggio degli ultimi tre anni.