Sempre più cinesi vedono con sfavore gli Usa

Il 43% degli intervistati in un sondaggio online percepisce in modo “molto sfavorevole” Washington. Critici soprattutto quelli nati dopo il 1990. L’Europa considerata con più favore: punte del 69% per la Germania. L’eccezione europea è la Gran Bretagna, apprezzata solo dal 46% dei cinesi.


Pechino (AsiaNews) – La maggioranza dei cinesi vede con sfavore gli Stati Uniti. È il risultato di un sondaggio online diffuso insieme dall’Università nazionale di Singapore, da quella della British Columbia in Canada e dalla Rice University negli Usa.

Condotto su un campione di 2.083 cittadini cinesi tra il 2020 e il 2021, lo studio rivela che il 43% degli intervistati percepisce in modo “molto sfavorevole” Washington; solo il 23% ha espresso una visione “molto o in qualche maniera” positiva. I più critici appartengono alla generazione nata dopo il 1990.

In un’indagine pubblicata a giugno, il Pew Research Center aveva trovato che nella maggior parte dei 19 Paesi studiati – soprattutto negli Usa – il sentimento negativo nei confronti della Cina era arrivato ai massimi, con una particolare preoccupazione per il rispetto dei diritti umani.

In apparenza gli umori della popolazione cinese sono in controtendenza con i timidi tentativi del governo cinese di migliorare i rapporti con Washington: secondo diversi osservatori, la nomina a ministro degli Esteri di Qin Gang, ex ambasciatore negli Usa, e il siluramento del “wolf warrior” Zhao Lijian dall’ufficio stampa della diplomazia cinese vanno letti in questa direzione.

Una svolta vera non sembra però in arrivo. L’amministrazione Biden non dà segni di voler mettere fine alla guerra commerciale e a quella tecnologia lanciata contro Pechino da Donald Trump.

Il disappunto dei cinesi verso gli Usa non coincide però con la percezione del mondo occidentale nel suo complesso. Dallo studio degli atenei di Singapore, Canada e Stati Uniti emerge che in Cina si ha una considerazione positiva dell’Europa, con punte del 69% per la Germania. I Paesi europei sono percepiti come meno aggressivi rispetto a Washington, senza contare che governo cinese e media di Stato riservano di solito loro un trattamento più amichevole.

L’eccezione europea è la Gran Bretagna, vista con favore solo dal 46% degli intervistati. In Cina la politica di Londra è associata spesso a quella di Washington su temi come l’origine della pandemia da Covid-19, le critiche alle politiche di Pechino a Hong Kong, in Tibet e nello Xinjiang, la contesa su Taiwan e il Mar Cinese meridionale.

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