Gerusalemme est: sette morti e 10 feriti in attentato a sinagoga

Le altre notizie del giorno: boom di viaggi in Cina per il nuovo anno lunare. Tokyo si unisce a Washington e vieta vendita microchip a Pechino. Thailandia: prende forma la corsa alle elezioni generali. Crollo in borsa del gruppo indiano Adani. Russia: Nuova condanna a controverso ex sacerdote ortodosso.


ISRAELE-PALESTINA

È di sette morti e 10 feriti il bilancio dell’attentato di ieri sera a una sinagoga alla periferia di Gerusalemme Est. Un palestinese armato ha aperto il fuoco contro i fedeli prima di essere ucciso dalla polizia. L’azione arriva dopo l’operazione dell’esercito israeliano a Jenin, in cui sono morti 10 palestinesi, tra cui presunti terroristi, e nella giornata in ricordo delle vittime dell’Olocausto.

CINA

I viaggi all’interno del Paese per il nuovo anno lunare sono aumentanti del 74% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È il risultato delle riaperture decise dal governo dopo aver abbandonato la politica di azzeramento del Covid-19 in vigore da tre anni.

GIAPPONE

Andando incontro alle richieste degli Usa, Tokyo ha deciso ieri di imporre restrizioni alla vendita di microchip ad alo grado di sofisticazione alla Cina. Secondo diversi media, all’embargo si sono uniti anche i Paesi Bassi.

THAILANDIA

Il partito al potere Palang Pracharat ha scelto l’ex capo dell’esercito Prawit Wongsuwon come suo candidato alle prossime elezioni generali. Sfiderà con ogni probabilità il premier in carica Prayut Chan-o-cha, passato allo United Thai Nation Party, e Paetongtarn Shinawatra, nipote dell’ex primo ministro ora in esilio Thaksin.

INDIA

Sette società quotate in borsa del miliardario indiano Gautam Adani hanno perso dal 25 gennaio 48 miliardi di valore azionario. Il crollo è avvenuto dopo che il giorno precedente un rapporto ha messo in dubbio la situazione debitoria del gruppo, esprimendo anche perplessità sul suo uso di paradisi fiscali.

RUSSIA

Un tribunale ha comminato una pena ulteriore di cinque anni e mezzo di carcere all’ex sacerdote ortodosso Nikolai Romanov (p. Sergiy). L’ultraconservatore, noto per aver negato l’esistenza del Covid-19, era imputato per incitamento all’odio verso cattolici, musulmani ed ebrei.

UZBEKISTAN-KIRGHIZISTAN

I presidenti uzbeko e kirghiso hanno firmato ieri 20 accordi bilaterali tra cui la ratifica di un’intesa dello scorso novembre per delimitare il confine comune, teatro di ripetuti scontri armati tra le due parti.

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