Toyota, il passo indietro dell'erede e il ritardo sulle auto elettriche
di Guido Alberto Casanova

Dietro alle dimissioni dell'amministratore delegato Akyo Toyoda, nipote del fondatore, anche le scelte strategiche sul futuro della mobilità. Dopo essere stato leader con le auto ibride, il gruppo giapponese è rimasto ingabbiato in questo modello rallentando il passaggio al mercato dell'elettrico.


Tokyo (AsiaNews) - Dopo 14 anni alla guida della più grande società al mondo per auto prodotte, Akio Toyoda non sarà più l’amministratore delegato di Toyota. La notizia è stata resa pubblica qualche giorno fa dall’azienda, annunciando che il cambio di dirigenti avverrà a inizio aprile. Toyoda, che è il bisnipote del fondatore del gruppo industriale, all’età di 66 anni assumerà la posizione di presidente.

A succedergli sarà Koji Sato, di 53 anni, che attualmente dirige Lexus, la linea di auto di lusso del colosso giapponese del settore automobilistico. Allo stesso tempo, sotto la sua supervisione, Sato sta anche sviluppando un motore a idrogeno che possa essere competitivo sul mercato.

La successione secondo la stampa giapponese sarebbe avvenuta a seguito dell’intenzione di andare in pensione espressa dall’attuale presidente. Toyoda ha dichiarato di aver ritenuto che la cosa migliore da fare per lui sarebbe stata “prendere la posizione di presidente per sostenere il nuovo amministratore delegato a continuare la riforma di Toyota”.

Il ricambio dei vertici, però, avviene in un momento molto delicato per la società, che sta incontrando molte difficoltà a mantenere il proprio primato globale mentre il mercato mondiale dell’auto sta complessivamente effettuando la transizione all’elettrico. Da questo punto di vista, sotto la guida di Toyoda, la società giapponese ha accumulato un ritardo visibile rispetto alla concorrenza e oggi nel proprio listino dispone di un numero ristretto di modelli elettrici. “Per via della mia passione per le auto, sono una persona alla vecchia maniera quando si tratta di digitalizzazione, veicoli elettrici, e auto interconnesse” ha detto Toyoda, riconoscendo il proprio limite nell’essere irrimediabilmente un “tipo da automobili”. “La nuova squadra potrà fare ciò che io non posso, perciò faccio un passo indietro per permettere ai giovani di cominciare il nuovo capitolo su come dovrà essere il futuro della mobilità”.

Toyota è stata una delle società automobilistiche che per prime hanno popolarizzato le auto ibride, riscuotendo un successo internazionale. La Toyota Prius è stata per anni un modello di punta della compagnia. Questo successo però ha avuto conseguenze insperate perché ha ingabbiato la casa automobilistica originaria di Nagoya, rallentando il proprio passaggio all’elettrico e velocizzando invece quello della concorrenza. Nel 2021 Toyota ha tentato di rimediare al proprio ritardo annunciando un piano del valore di 35 miliardi di dollari, ma per ora gli investimenti non stanno dando i loro frutti.

La missione che incombe sul nuovo amministratore delegato sarà quindi quella di dare slancio alla produzione di auto elettriche di Toyota, che oggi nella classifica globale dell’elettrificazione non compare nemmeno tra le prime 10 case automobilistiche per volume di vendite.

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