Generali birmani aprono ‘centro nucleare’ con l’aiuto dei russi

Le altre notizie del giorno: oltre 15mila i morti per il terremoto in Turchia e Siria. Grande parata militare a Pyongyang. Il carbone australiano torna in Cina. Il gigante taiwanese dell’hi-tech Foxconn investe in India. Chiesa greco-cattolica ucraina cambia calendario liturgico. Georgia: negati arresti domiciliari all’ex presidente Saakašvili.


MYANMAR-RUSSIA

La giunta golpista ha aperto un “centro d’informazione nucleare” con la compagnia russa Rosatom. Per diversi analisti è un ulteriore passo dei militari birmani per riuscire a sviluppare armi nucleari.

TURCHIA-SIRIA

Sono oltre 15mila al momento i morti accertati per il terremoto che ha colpito la regione al confine tra Turchia e Siria. Pressato da opposizioni e pubblica opinione, il presidente turco Erdogan ha ammesso mancanze nelle prime risposte all’emergenza, sottolineando però che ora la situazione è “sotto controllo”.

COREA DEL NORD

Il regime di Kim-Jong-un ha tenuto ieri grande parata militare per festeggiare i 75 anni dalla nascita delle Forze armate nazionali. Tra una serie di sistemi di arma risalta quello che appare un nuovo missile intercontinentale con capacità nucleare.

CINA-AUSTRALIA

Dopo un bando lungo più di due anni, almeno due navi che trasportano carbone australiano sono arrivate al porto cinese di Taishan. La fornitura rientra negli sforzi di disgelo tra Pechino e Canberra, segnati da forti tensioni geopolitiche.

INDIA

Il gigante taiwanese dell’elettronica Foxconn è pronto a investire nello Stato meridionale indiano del Karnataka. Il primo assemblatore mondiale di iPhone da tempo cerca di diversificare la sua linea di produzione, concentrata in larga parte in Cina. Al momento ha già operazioni in Andhra Pradesh e nel Tamil Nadu.

UCRAINA

La Chiesa greco-cattolica ucraina dal primo settembre adotterà il nuovo calendario liturgico per le feste e le date fisse, dopo una riunione del Sinodo a Kiev, riportando il Natale al 25 dicembre. La Pasqua manterrà la datazione secondo i calcoli del “vecchio stile” della Chiesa ortodossa.

GEORGIA

Il tribunale di Tbilisi ha rifiutato il rilascio dell’ex presidente Saakašvili agli arresti domiciliari e alla scelta del luogo dove curarsi, non credendo alla gravità delle sue condizioni. Egli stesso ha commentato la decisione chiamandola una “sentenza di morte, emessa dopo una serie di sedute-farsa e senza avermi visitato neanche una volta”.

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