Repressione degli uiguri: cancellata visita a Londra del governatore dello Xinjiang

Contestata da parlamentari britannici e gruppi umanitari. Erkin Tuniyaz, accusato di crimini nei confronti delle minoranze turcofone. Annullato anche il suo viaggio a Parigi e Bruxelles. Pechino è all’offensiva per cercare di ricucire i rapporti con l’Europa.


Pechino (AsiaNews) – Il governatore dello Xinjiang ha annullato la sua controversa visita a Londra, prevista questo fine settimana. Lo ha dichiarato oggi il ministero degli Esteri della Gran Bretagna: diversi parlamentari britannici e gruppi per i diritti umani erano insorti contro l’arrivo di Erkin Tuniyaz, accusato di crimini umanitari nei confronti degli uiguri e di altre minoranze turcofone di credo islamico che vivono nella regione autonoma cinese.

Secondo un rapporto pubblicato dopo numerosi rinvii dall’ufficio del Commissario Onu per i diritti umani il 31 agosto, sono “credibili” le accuse di esperti, gruppi umanitari e media internazionali alla Cina di compiere crimini contro l’umanità nei confronti delle minoranze musulmane dello Xinjiang.

Tra gli abusi ricondotti a Pechino vi è quello di aver rinchiuso quasi due milioni di cittadini – soprattutto uiguri – in veri e propri lager, obbligandoli anche al lavoro forzato. I cinesi negano ogni accusa, affermando che quelli nello Xinjiang sono centri di avviamento professionale e progetti per la riduzione della povertà, la lotta al terrorismo e al separatismo.

Il dicastero britannico degli Esteri ha voluto sottolineare che la Gran Bretagna “continuerà a sfruttare ogni occasione per agire contro gli inaccettabili abusi dei diritti umani nello Xinjiang”. In caso di incontro con Tuniyaz, Londra ha detto che avrebbe espresso la sua “avversione” per trattamento riservato agli uiguri e alle altre minoranze turcofone.

Spalleggiati da attivisti umanitari, alcuni politici britannici sono arrivati a chiedere l’arresto del politico cinese al suo arrivo a Londra e un processo. Anche organizzazioni umanitarie e politici di Paesi Ue avevano minacciato di azioni legali a carico di Tuniyaz nel caso in cui avesse messo piede nel territorio dell’Unione. Prima di annullare il viaggio in Gran Bretagna, egli aveva “posticipato” quello a Parigi e a Bruxelles, a quanto riporta Politico.

Rimane confermato invece nei prossimi giorni il tour europeo dell’ex ministro cinese degli Esteri Wang Yi, promosso membro del Politburo e responsabile relazioni internazionali del Partito comunista cinese. Wang visiterà Francia, Germania, Italia e Ungheria, oltre a partecipare alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera.  

Pechino è all’offensiva per cercare di ricucire i rapporti con l’Europa, deterioratisi nel marzo 2021 dopo la decisione del governo cinese di sanzionare 10 personalità europee: una risposta alle misure punitive dell’Unione per la violazione dei diritti umani nello Xinjiang, le prime che l’Europa impone sul gigante asiatico dal massacro di Tiananmen del 1989.

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