Ulan Batar con Seoul per lo sfruttamento dei minerali per le auto elettriche

La Mongolia ha firmato accordi di cooperazione con il governo coreano per l’estrazione del rame e delle terre rare, materie prime di cui il Paese ha ampi giacimenti alternativi a quelli cinesi. Il premier Oyun-Erdene: “Puntiamo a un ruolo da protagonisti in questo settore”.


Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Il premier della Mongolia Luvsannamsrain Oyun-Erdene si è recato in questi giorni a Seoul per una visita di quattro giorni con al centro importanti accordi di cooperazione economica. Tra i memorandum firmati con il governo e le aziende coreane, spicca un accordo per ampliare la cooperazione per l'esplorazione, l’estrazione e la vendita da parte della Mongolia del rame e delle terre rare, minerali essenziali per rafforzare la catena di approvvigionamento necessaria per la produzione di auto elettriche e altri componenti dell’industria dell’hi-tech.

“In tutto il mondo, le auto elettriche e l'economia digitale si svilupperanno ulteriormente e noi vediamo la Mongolia come un grande attore nella fornitura di rame e materiali di terre rare a livello globale per sostenere questo sviluppo", ha detto Oyun-Erdene da Seoul in un’intervista all’agenzia Reuters.

La Mongolia - incastonata tra la Cina e la Russia - non ha uno sbocco sul mare e, come possibile fornitore alternativo a Pechino nel mercato delle terre rare, guarda alla Corea del Sud come a un partner attraverso cui sviluppare la logistica del commercio estero di questi minerali. “Consideriamo la Corea del Sud come uno dei nostri clienti – ha detto ancora il premier mongolo - e l'accordo appena firmato tra i nostri due Paesi aiuterà la Mongolia a commerciare a livello globale attraverso porti marittimi come quello di Busan”. Ha anche annunciato che la Mongolia sosterrà la candidatura di Busan a ospitare l’Expo del 2030 nella votazione in programma nel prossimo mese di novembre.

Nel luglio scorso l'Ufficio Geologico Nazionale della Mongolia ha stimato la presenza nel sottosuolo del Paese di riserve di 61,4 milioni di tonnellate di rame e 3,1 milioni di tonnellate di minerali di terre rare. E durante quest’anno è prevista l’espansione delle attività della miniera Oyu Tolgoi, nella Mongolia meridionale, che è sede di una delle più grandi riserve di rame conosciute al mondo

Secondo alcune stime nel 2021 l’attività mineraria ha rappresentato circa un quarto del Pil mongolo e il 29,6% delle entrate di bilancio nazionale. Proprie le accuse di corruzione sulle esportazioni di carbone in Cina da parte di un'impresa statale hanno però portato alle manifestazioni di piazza dello scorso dicembre.

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