Dhaka: alla fiera del libro per testimoniare il Vangelo e la letteratura cristiana
di Sumon Corraya

Stand cristiani animano l’edizione 2023 della Ekusha Boi Mela, in calendario fino al 28 febbraio alla Bangla Academy. Alcuni visitatori musulmani commentano in modo negativo, altri ne approfittano per acquistare la Bibbia e conoscere la vita di Gesù. All’evento hanno aderito alcuni autori del Bangladesh Christian Writers Forum. 

 


Dhaka (AsiaNews) - Testimoniare il Vangelo dallo stand di una fiera, promuovere la letteratura cristiana e favorire l’incontro con il mondo musulmano, anche se qualcuno - una minima parte - tende a rifuggire, insultare o invita i figli a “non toccare la Bibbia”. È questo lo spirito che anima la presenza cristiana alla Ekusha Boi Mela 21, evento annuale inaugurato anche nel 2023 dalla premier Sheikh Hasina, in programma fino al 28 febbraio alla Bangla Academy di Dhaka. Sono oltre 800 gli espositori presenti all’edizione, fra i quali vi è anche la Bangladesh Bible Society (BBS), presente allo stand numero 789 del complesso fieristico. 

“Alcuni lettori musulmani - afferma ad AsiaNews Shuvro Falia, responsabile markting Bbs - hanno espresso commenti negativi verso i cristiani, fino a dire di non toccare i libri, anche ai figli” ma, in generale, l’atmosfera è positiva. La rassegna, dedicata ai martiri del Bengali Language Movement uccisi il 21 febbraio 1952, è occasione per “diffondere la parola di Dio e la fede fra le persone, molti dei quali non cristiani, che vengono da noi e acquistano copie della Bibbia”. “Testimoniamo Gesù Cristo - aggiunge la donna, cristiana protestante - con la nostra presenza” e ricordiamo il missionario britannico William Carey, che per primo ha tradotto la Bibbia in lingua locale. 

Quest’anno, per la prima volta, si registra anche la presenza di uno stand del Bangladesh Christian Writers Forum (Bcwf), con l’obiettivo di “condividere la nostra letteratura con gli altri” come racconta il presidente Khokon Corraya. La loro presenza alla fiera, aggiunge, ha favorito l’acquisto di migliaia di libri e riviste cristiane anche fra lettori che mai, in altro modo, avrebbero potuto incontrare e conoscere un genere così particolare.

Anche fra gli stessi fedeli dell’islam, interviene Falia, alcuni dei quali “vedono con favore la presenza di uno stand dedicato alla Bibbia”. Fra questi vi è Hassan Mahamud, che ad AsiaNews dice di aver acquistato una copia pur essendo musulmano per “conoscere qualcosa in più del cristianesimo” e dei suoi testi sacri. Il reverendo James Jipu Roy, della comunità protestante House Church of Bangladesh, si dice profondo ammiratore dell’iniziativa e auspica la presenza in futuro di altre realtà cristiane, perché “i nostri valori - conclude - trovino sempre più modalità di diffusione”. 

 

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